Rosso sbiadito ad Austin: Alonso è 5°, Massa 13°
Nel GP degli Stati Uniti la Ferrari ancora una volta delude i propri tifosi. Alonso lotta per agguantare il quinto posto, mentre Massa resta fuori dalla zona punti. L’asturiano si aggiudica il secondo posto in Classifica Piloti, ma in Classifica Costruttori la Mercedes allunga ancora…
”Un risultato che non può soddisfare”. Così commenta l’account Twitter della Ferrari al termine della gara di Austin, in cui la Scuderia è riuscita a racimolare solo 10 punti, solo con Fernando Alonso: troppo poco per difendersi dalla Mercedes in Classifica Costruttori. Lo spagnolo ha duellato con Perez, Gutierrez ed Hulkenberg, prima di arrivare alla bandiera a scacchi in quinta posizione: battaglie e piazzamenti lontane da quelle per cui l’asturiano dovrebbe gareggiare, anche se per lui arriva la magra consolazione di un secondo posto assicurato in Classifica Piloti. Felipe Massa chiude il suo difficile GP in 13a piazza, dopo una gara in sordina e, ancora una volta, una strategia al “tentiamo il tutto e per tutto” che però non paga.
La partenza sul lato sporco non aiuta Fernando Alonso, che viene superato da Perez. Inizia ad inseguire il messicano da una certa distanza, fatto salvo il tentativo di farsi vedere negli specchietti all’11° giro. Lo spagnolo gestisce i propri pneumatici e tre tornate dopo è staccato dalla McLaren, entrando addirittura nel raggio del DRS della Williams di Bottas. Al 21° giro però è Perez il primo a crollare: le sue PZero perdono evidentemente prestazione ed Alonso è nei suoi scarichi. Il messicano rientra prima che si possa ingaggiare un vero duello, ed il ferrarista a pista libera spinge sul pedale. Le sue Pirelli si comportano evidentemente meglio di quelle della McLaren, permettendogli di ritardare la propria sosta fino al 27° giro, quando rientra e ai box per poi tornare in pista direttamente davanti all’alettone anteriore di Perez.
Alonso comunque è ancora settimo, grazie alla rimonta di Gutierrez. Ma le gomme della Sauber sono più vecchie, e il ferrarista riesce rapidamente ad imporsi sul messicano con un bel sorpasso alla prima curva della tornata 29. Di nuovo a pista libera, lo spagnolo inizia a registrare le sue migliori prestazioni, gettandosi all’inseguimento dell’altra Sauber, quella di Nico Hulkenberg. Al 42° giro Alonso fa siglare il record assoluto nel secondo settore e può iniziare ad attivare il DRS. Due tornate dopo, ha la meglio anche sulla seconda Sauber, con un sorpasso all’uscita della prima curva, come quello su Gutierrez. Dopo un paio di giri il Bicampione del Mondo sembra poter mettere nel mirino Lewis Hamilton, anche grazie ad un difficile doppiaggio per l’anglocaraibico su Charles Pic (che infatti viene penalizzato per aver ignorato le bandiere blu). Ma le sue PZero sono stavolta arrivate al limite: Alonso è costretto ad alzare il piede e a lasciar andare Hamilton, mentre Hulkenberg si rifà sotto, raggiungendolo proprio nelle ultime fasi di gara. Il tedesco lo attacca all’ultimo giro, alla stessa prima curva in cui ha subito il sorpasso, e per qualche istante riesce a mettere il proprio muso davanti a quello della Ferrari, prima che lo spagnolo si riassicuri la quinta posizione, difendendola fino al termine della gara.
Al via, Felipe Massa duella serratamente con Maldonado, da cui viene peraltro tamponato, e Button. Il brasiliano perde delle posizioni, ma riesce poi a rifarsi e all’ingresso della Safety Car al termine del primo giro mantiene la 13a piazza. Si ritrova ad inseguire a più di un secondo di distacco la Lotus di Kovalainen, ed al giro 14 deve resistere ad un attacco di Jenson Button. Guadagna una posizione grazie al rientro del finlandese al giro 18, mentre tre tornate dopo Button rientra per tentare l’undercut. Il box Ferrari lo copre, facendo rientrare Massa al giro successivo. Il brasiliano torna in pista per un soffio davanti alla McLaren, anche grazie ad un pit stop degli uomini di Maranello mezzo secondo più rapido di quello dei rivali d’oltremanica. Nonostante le gomme più calde di Button, Massa riesce a restargli davanti. Risale fino in 12a posizione grazie alle soste dei rivali, e la sua gara prosegue senza colpi di scena fino alla sua seconda sosta al giro 39: il brasiliano torna sulle gomme Medium e viene incitato a tenere un ritmo da qualifica. Vista la staticità della sua corsa, il muretto Ferrari vuole evidentemente provare il tutto per tutto per racimolare qualche punto anche con la F138 numero 4, ma la strategia non sortisce l’effetto sperato: bisogna aspettare il 47° giro prima di vedere Massa impegnato in un sorpasso, su Maldonado. All’ultimo giro, l’incidente tra Gutierrez e Vergne permette al paulista di riprendere la 13a posizione con cui era partito.
Fernando Alonso commenta le ultime prestazioni della Ferrari e la lotta per il secondo posto contro gli uomini della Stella a tre punte: ”Finire davanti alla Mercedes era un target ambizioso, ottimista. L’obiettivo resta quello di batterli, anche in Brasile, ma sicuramente per qualche ragione che non abbiamo ancora capito abbiamo fatto un passo indietro in questi ultimi GP. Facciamo fatica ad entrare nel Q3, a fare punti. Nelle ultime due gare sono arrivato due volte quinto ma con un po’ di fortuna e facendo buone gare. Per Interlagos bisogna inventare qualcosa, perché così non basta”. Lo spagnolo è Vicecampione per la terza volta in quattro anni, e parla così del livello delle sue prestazioni da quando è approdato in Ferrari e dell’attesa per tornare a duellare ad armi pari con altri top driver: ”Si migliora come pilota ad ogni gara, si guadagna esperienza e si impara di più ad ogni GP. Qualche volta fai bene e qualche volta no, ci sono alti e bassi per tutti gli sportivi. È da qualche periodo che tutto va bene ma importa solo l’anno prossimo: si riparte da zero e dobbiamo soltanto fare il meglio”. Dopo i guai con la schiena a causa del salto sul cordolo ad Abu Dhabi, Alonso è riuscito comunque a portare a termine il GP senza troppi problemi: ”Sono stanco per la gara, ma non per la schiena, la cosa più pesante è lo stress, la tensione. Adesso abbiamo tre giorni per riposare ed andare in Brasile al 100%”.
“È stato un weekend molto molto difficile, ed è un peccato perché si poteva fare di più” dichiara Felipe Massa. “Sono stato sempre nel traffico e non avevo un passo abbastanza veloce per fare dei sorpassi. È un fine settimana da dimenticare”. Guardando Button, che prima della seconda sosta di Massa era alle sue spalle ed ha però chiuso la corsa in decima posizione, ci si può ovviamente interrogare sulla bontà del cambio di strategia. Ma Felipe difende la scelta del muretto: <i>”Non credo che sarebbe cambiato molto. Eravamo in una situazione difficile ed abbiamo rischiato: se fosse successo qualcosa, se fosse entrata una Safety Car, potevamo trarre qualche vantaggio. Ma alla fine non è successo niente. Comunque, per la posizione in cui eravamo, potevamo rischiare”.
Grazie al quarto posto di Lewis Hamilton ed al nono di Nico Rosberg, la Mercedes allunga ancora sulla Rossa, portandosi a +15. “È tutto molto aperto” dichiara Domenicali. Ma, per la Ferrari, è tutto molto difficile.