Ferrari, ad Austin sarà marcatura stretta sulle Mercedes
Ancora una qualifica difficile per la Ferrari. Alonso non va oltre il sesto tempo, mentre Massa continua ad accusare problemi di setup che lo stesso pilota non ha saputo spiegarsi, sprofondando in quattordicesima posizione.
La Ferrari, anche ad Austin, è pienamente concentrata nell’obiettivo di fine stagione: battere la Mercedes per il secondo posto nel campionato costruttori. Target difficilmente raggiungibile, considerato il modesto vantaggio delle Frecce d’Argento (+11 punti) e le prestazioni non proprio eccellenti della F138.
Dopo le qualifiche degli Stati Uniti, comunque, la speranza di marcare a uomo Hamilton e Rosberg c’è ancora. Alonso scatterà dalla sesta posizione, proprio dietro alla W04 di Hamilton. Nelle retrovie, saranno affiancati anche Rosberg e Massa. Sarà una lotteria su chi farà più punti.
Felipe è apparso nettamente in difficoltà con la monoposto, non riuscendo a superare lo scoglio della Q2. Ma la cosa inquietante è che il brasiliano non riesce a spiegarsi le difficoltà incontrate su questa pista: “E’ stata una qualifica molto difficile, da ieri pomeriggio non riesco a guidare bene la macchina, qualcosa non funziona e non riusciamo a capirne la ragione. Non credo di soffrire di un problema in particolare, ma il grip è davvero molto poco, sia sull’anteriore che sul posteriore, e non sono stato veloce con nessuna delle due mescole. E’ molto strano perché Fernando è riuscito ad adattarsi meglio al pacchetto vettura – pneumatici e non riesco a capire perché non sia stato lo stesso per me, soprattutto perché questa pista mi piace molto. Non avrei mai immaginato di trovarmi tanto in difficoltà. Ora dobbiamo trovare una soluzione per domani, perché anche se sarà una gara difficile dobbiamo fare del nostro meglio per guadagnare posizioni e portare a casa punti preziosi per la classifica Costruttori”.
La visione di Fernando Alonso appare condita con un pizzico d’ottimismo. “Il risultato di queste qualifiche ci lascia abbastanza soddisfatti, perché dopo i problemi avuti in quasi tutto il weekend e in Q1 avevamo poche speranze di disputare la terza manche. Questo dimostra quanto le cose possano cambiare con quasi dieci gradi in più sull’asfalto: qui abbiamo sofferto molto a far funzionare le gomme soprattutto nelle sessioni mattutine, con temperature più basse, e visto il passo registrato nel pomeriggio penso che il sole previsto per domani potrebbe aiutarci a fare una buona gara. Sarebbe bello salire sul podio ma il mio obiettivo è aiutare la squadra a conquistare il secondo posto nel Campionato Costruttori: per questo occorrerà battere le Mercedes già dalla partenza, che qui determinerà l’andamento della gara, anche se non sarà facile perché il lato sporco di Austin è uno dei peggiori del Mondiale”.
Le variazioni continue del clima ad Austin hanno messo in difficoltà un po’ tutti i team alla ricerca del giusto setup. Lo ha confermato anche Pat Fry al termine delle qualifiche: “Al di là del verdetto di queste qualifiche, è difficile riassumere in modo chiaro l’andamento del fine settimana. Le prestazioni registrate fino ad oggi sono state condizionate da una serie di variabili e se escludiamo la Red Bull credo che per tutto il resto dello schieramento sia stato più impegnativo del solito riuscire ad interpretare il comportamento delle vetture. Le variazioni del clima e del livello di aderenza hanno aggiunto una sfida in più nella definizione degli assetti e nella comprensione del rendimento delle mescole scelte per questa gara. Mi dispiace che Felipe non sia riuscito ad accedere in Q3, pur dando il massimo ha faticato molto a trovare il giusto feeling, soprattutto a causa del poco grip. Fernando è riuscito ad adattarsi meglio e il risultato ottenuto in un weekend così difficile è merito del suo grande talento. Certamente i nostri obiettivi vanno oltre un sesto posto, ma la riduzione del distacco dalla terza piazza rappresenta una grande spinta per tutta la squadra a fare bene in questo finale di stagione.”