In India la musica non cambia: Ferrari deludente in qualifica
Massa 5° su gomme Soft, Alonso 8° su Medium: questo è il verdetto delle qualifiche indiane per la Scuderia, che trovandosi ancora ad inseguire prova a diversificare le strategie dei propri piloti. Ancora una volta, gli uomini in rosso puntano tutto sulla gara.
Quella del GP d’India si aggiunge alla lunga lista delle qualifiche ben poco entusiasmanti per la Ferrari. Il secondo tempo per Alonso– sia al termine delle terze prove libere, sia al termine del Q2 – poteva forse far ben sperare, ma gli uomini della Scuderia cedono al timore del crollo delle Pirelli Soft e optano per una strategia diversa tra i due piloti: nell’ultima sessione, Fernando Alonso, come Webber e le McLaren, scende in pista con le PZero Medium, il compagno di squadra con le Soft. Le mescole utilizzate ed il cronico mal-di-Q3 dello spagnolo lo relegano in ottava posizione, davanti solamente ai piloti di Woking. Massa, dal canto suo, ha ottenuto la quinta posizione, senza riuscire a sopravanzare Mark Webber sulla mescola più lenta.
Nel Q1 Felipe Massa effettua subito sei giri con le Pirelli Medium, con un miglior tempo di 1:26.832 prima di rientrare ai box. Fernando Alonso è l’ultimo ad entrare in pista, insieme alle Red Bull, optando per le PZero Soft. Sale in testa alla classifica con 1:25.934, ma con un solo decimo divantaggio sulla Sauber di Gutierrez e, soprattutto, solamente nove millesimi rispetto a Sebastian Vettel, che monta le Pirelli Medium. Nonostante il messaggio radio di Andrea Stella che gli ricordava di completare tre giri cronometrati, lo spagnolo rientra ai box dopo quella singola tornata: al termine della sessione, gli uomini Ferrari sembrano proprio lavorare a qualche problema sulla radio dello spagnolo, che intanto dopo i run dei rivali scende in decima posizione. Alonso si dimostra piuttosto nervoso per i problemi radio e si lamenta inoltre di non riuscire a sentire il segnale acustico che lo dovrebbe avvertire su quando cambiare marcia. Nel frattempo Felipe Massa torna in pista su PZero Soft dopo essere scivolato in 14esima piazza, ed ottiene la quarta con 1:25.793. Nel Q2 entrambi i ferraristi vanno immediatamente in pista, conquistando una doppietta provvisoria (1:25.546 per Alonso, 1:25.611 per Massa) rapidamente battuti comunque dai piloti Mercedes e da Button. Dopo il secondo run, Massa chiude nono con 1:25.389, mentre Alonso ottiene la seconda posizione alle spalle di Vettel, con un ottimo 1:24.885. Nel Q3, Alonso effettua il primo run ancora una volta su Pirelli Medium, e registra un 1:25.826, sei decimi più lento di Webber sulla stessa mescola. Il ferrarista torna in pista ancora una volta con le PZero bianche. Strategia evidentemente differenziata in casa Ferrari: Felipe Massa monta le mescole Soft. Il brasiliano fa registrare 1:25.201, con il quale partirà in quinta posizione. Alonso deve sicuramente cercare il miglior tempo possibile per mettere a frutto la sua strategia, ma arriva al bloccaggio all’ultima curva e non migliora il suo precedente tentativo. Domani scatterà quindi ancora una volta dall’ottava piazza.
Naturalmente i tifosi Ferrari vorrebbero sempre vedere le Rosse pronte a lottare a testa alta, e non a ripiegare su strategie difensive e conservative, che spesso sembrano soltanto l’emblema di una squadra allo sbaraglio. Ma è altrettanto vero che, considerando le sue difficoltà nelle ultime fasi di qualifica (viste peraltro anche oggi), l’ipotesi di una seconda o terza posizione per Alonso se fosse rimasto su gomme Soft lascia davvero il tempo che trova.
”Abbiamo pensato a quale potesse essere la strategia migliore prima della qualifica, sicuramente abbiamo ridiscusso le possibilità nel Q2 dopo aver visto i nostri tempi, ma in ogni caso è una scelta molto difficile” spiega Alonso. ”È sempre una questione al 50-50: una gomma è migliore in partenza, l’altra ti dà una gara senza traffico, perché chi farà un pit stop molto presto si troverà nel gruppone. Fino alla bandiera a scacchi non sapremo quale sarà la strategia migliore. Aver differenziato le strategie è un vantaggio, è quello che il team ha voluto fare: una delle due strategie sarà quella giusta, e questo vuol dire che per me o per Felipe le cose andranno bene. Noi due siamo d’accordo a fare il massimo per la squadra”. Lo spagnolo torna col pensiero al GP di Germania, che aveva offerto uno scenario simile, e in cui però la strategia non aveva pagato: ”Tutto dipenderà da quale sarà la situazione domani. In Germania è stato lo stesso, le dure si comportavano molto bene al venerdì ed al sabato, e invece la domenica si sono comportate peggio. Se domani andrà allo stesso modo, chiaramente la nostra strategia sarà uno svantaggio. Ma se invece fossero le Soft ad andare male domani, abbiamo la possibilità di andare sul podio, ed anche la lotta per la vittoria con Webber è quasi a portata di mano: se i gommati Soft si fermano al sesto, settimo giro, e noi continuiamo fino al giro 30, la loro gara sarà finita lì”.
Felipe Massa, al termine delle qualifiche, fa invece un po’ di mea culpa: ”Non ho fatto un giro perfetto, non è stata una buona qualifica come quella di Suzuka ad esempio. Ho perso del tempo nel secondo settore e magari potevo partire una o due posizione più avanti. Domani comunque succederanno molte cose, tra strategie diversificate, gomme, c’è tanto da vedere. E scopriremo se la nostra strategia è giusta o meno. Alla domenica siamo normalmente più rapidi, ma dobbiamo fare di meglio: speriamo che quella di domani sia una gara migliore di quelle che abbiamo fatto ultimamente e che la nostra strategia funzioni”.
Anche perché, con le Mercedes alla ribalta, la Ferrari dovrà davvero dare il massimo se vuole continuare a puntare alle seconde piazze nelle Classifiche Piloti e Costruttori.