Test pneumatici 2014, Hembery farà la danza della pioggia?
Si rischia di iniziare la stagione 2014 senza aver mai provato gli pneumatici da bagnato con i motori V6 Turbo. Ecco perché sarebbe un grosso problema di sicurezza.
In un articolo di pochi giorni fa abbiamo già riportato l’ultimatum della Pirelli, rivolto all’intero circus della Formula 1, in cui la casa costruttrice di pneumatici minaccia di lasciare il campionato se non le sarà permesso di compiere, a fine campionato, i test sui nuovi pneumatici con vetture 2013 (il che va contro la regola che prevede l’utilizzo di monoposto vecchie almeno di due anni per le prove in pista).
Ebbene, questo non è l’unico problema che il capo del Reparto Corse Pirelli Paul Hembery dovrà affrontare prossimamente; è da qualche giorno, infatti, che circolano dubbi sulla reazione degli pneumatici alla “botta di coppia” dei nuovi motori 1.6 V6 turbo, soprattutto in condizioni da bagnato.
Il comportamento dei nuovi motori 2014 sarà totalmente diverso da quello a cui siamo abituati attualmente: un componente come il turbocompressore varia in maniera significativa l’erogazione della potenza, passando dal caratteristico “allungo” degli aspirati ad un’improvvisa “botta”. E’ esperienza comune quella di verificare, soprattutto su automobili di dieci o venti anni fa, che un motore aspirato sale di giri con un ritmo crescente ma che varia linearmente e con una certa costanza, mentre un motore sovralimentato con turbocompressore (un compressore meccanico non rende allo stesso modo) è un po’ vuoto e spento prima che la turbina raggiunga il suo numero di giri ottimale, momento in cui si ha una spinta forte e comincia una progressione incisiva. In questa fase, già sulle automobili comuni, si ha un valore critico dell’aderenza, in particolar modo quando ci si trova in curva e/o su fondo bagnato. Il discorso è, quindi, ancora più valido su una vettura estrema come una Formula 1 2014, che monterà un 1.6 litri turbocompresso da più di 600 cavalli.
Come ovvio che sia, oltre all’affidabilità, l’aspetto su cui le case motoristiche del Circus stanno maggiormente lavorando è proprio quello di “addolcire” l’erogazione in modo da rendere più efficace e gestibile la trazione; a tal proposito conterà molto la regolazione elettronica dell’iniezione, dato che da regolamento (almeno per ora) non è consentito l’utilizzo di turbine a geometria variabile, il sistema già utilizzato su molte vetture di serie per migliorare l’erogazione dei motori sovralimentati.
Il problema che sta facendo vivere a Paul Hembery più di una notte insonne è quello di non poter testare la risposta degli pneumatici 2014 all’erogazione dei nuovi motori in regime di asfalto bagnato: dati statistici meteorologici dicono infatti che ci sono ridotte probabilità di pioggia nei tre test concordati, che si terranno a Jerez (Spagna) dal 28 al 31 Gennaio 2014 ed in Bahrain dal 19 al 22 Febbraio e dal 27 Febbraio al 2 Marzo 2014. Siccome il problema è piuttosto importante in termini di sicurezza, molti hanno pensato di ricreare artificialmente condizioni di bagnato con camion attrezzati ad hoc e sparsi per i circuiti dei test ma questa soluzione sembra poco praticabile: tante monoposto in pista e una quantità d’acqua erogabile comunque limitata porterebbero alla rapida asciugatura dell’asfalto.
Forse non tutti sanno che uno dei pochi circuiti attrezzati all’avanguardia per ricreare artificialmente le condizioni di pioggia con un impianto fisso è quello di Fiorano, provare lì sarebbe quindi la soluzione a questo problema che potrebbe avere gravi risvolti sulla sicurezza dei piloti se non trattato a dovere. Ma sinceramente non crediamo che i team concorrenti vedrebbero di buon occhio che la Pirelli testi le nuove coperture sul circuito privato della Ferrari …