Lotus: Grosjean (3°) protagonista, Raikkonen 5°
Bellisisma prova in terra nipponica di Romain Grosjean, terzo al traguardo dopo un’intensa battaglia con il duo della Red Bull. Più anonima la prova di Kimi Raikkonen, in ogni caso il finnico è buon quinto sotto la bandiera a scacchi.
Lo stesso terzo posto di sette giorni fa in Corea, ha un sapore totalmente diverso per Romain Grosjean.
Il ventisettenne francese della Lotus ha disputato un Gp del Giappone da vero top driver, lottando alla pari con i mostri sacri della Red Bull e lanciando, forse, il primo vero segnale forte in carriera.
Grosjean è stato autore di una partenza agguerrita, che l’ha visto balzare subito in testa a Suzuka. Il francese ha dettato l’andatura per metà Gp, prima di cedere il passo all’inarrestabile Sebastian Vettel:
“Ho fatto una buona partenza, nel complesso è stata davvero una bella gara. Nella prima parte di gara eravamo velocissimi con le gomme morbide, abbiamo anche preso un po’ di margine. La Red Bull poi mi ha ripreso, non ce l’ho fatta a tenermi dietro Vettel e Webber nell’ultima parte di gara. Forse potevo salvare la seconda posizione se non avessi trovato del traffico negli ultimi giri”.
Per Grosjean, comunque, l’emozione di aver lotatto alla pari con Vettel:
“Il mio ingegnere mi diceva ‘Ce l’abbiamo quasi fatta a batterli’. In effetti ci è mancato davvero poco per vincere, dobbiamo essere contenti del risultato, e soprattutto portare a casa una prestazione importante”.
Grosjean nelle ultime gare ha avuto una repentina maturazione. L’ex scassamacchine irruente è adesso un pilota veloce e concreto. Sempre più uomo di punta della Lotus, e non più gregario del dimissionario Raikkonen:
“La scelta di Kimi di passare in Ferrari c’entra poco con la mia crescita. Il mio è stato un lavoro costante, partito da lontano. Quest’anno le cose vanno meglio, mi trovo davvero a mio agio a guidare la monoposto. Provo a fare il massimo, e risultati così sono una grande soddisfazione. Davvero bello salire sul podio su un circuito con tanta storia e così tecnico”.
Non troppo incisiva la Suzuka di Raikkonen, appunto. In quello che tanto sembra un ideale passaggio ideale di consegne tra presente e futuro. Forse per la prima volta in stagione, Kimi ne aveva di meno rispetto al collega ginevrino. Colpa anche di una qualifica “da rivedere”.
“Una gara normale” così Iceman ha definito la sua prova. “In partenza ho pattinato un po’, perdendo delle posizioni. Sulla distanza ho trovato un buon ritmo, riuscendo a raccogliere qualche buon punto e trovando molto guidabile la monoposto. Purtroppo i problemi sono nati in qualifica, difficile fare meglio di così partendo dalla quinta fila”.
Raikkonen ha chiuso quinto, alle spalle di Fernando Alonso. Il finlandese, in un fine settimana non certo brillante, si è distinto per il bel sorpasso nei confronti di Nico Hulkenberg alla chicane.
“Non ero molto veloce sul dritto, l’unico modo di passare la Sauber era quello di incollarmi a Nico prima della chicane. Per fortuna ci sono riuscito”.
La Lotus, con i 58 punti totalizzati tra Corea e Giappone, è tornata prepotentemente in corsa per il secondo posto Costruttori. Trentatrè i punti di distacco dalla Ferrari, ventitrè quelli della Mercedes. E se la rinnovata E21 a passo lungo continua ad andare così…