KERS come controllo di trazione sulla RB9?
Dalla Spagna torna in auge il tormentone sul vantaggio della Red Bull Racing: questa volta, si ipotizza l’utilizzo del KERS come controllo di trazione.
Ormai è diventato un tormentone e da ogni parte del mondo arrivano indiscrezioni su possibili diavolerie utilizzate dalla Red Bull per migliorare le prestazioni della RB9. L’ultima, in ordine di tempo, è quella lanciata dallo spagnolo “El Confidencial”, che punta il dito sul sistema di distribuzione del KERS, usato – a loro dire – come controllo di trazione in curva.
Mentre la scorsa settimana si parlava di un’interpretazione intelligente, ma legale, delle mappature, oggi l’attenzione si sposta sul sistema di recupero dell’energia cinetica, usato in qualche modo per migliorare la trazione della monoposto in uscita dalle curve.
Sul come questa applicazione sia possibile, l’autorevole rivista tecnica inglese ‘Racecar Engineering‘ aveva provato a dare una dettagliata spiegazione che, però, ha trovato molti dubbi nel mondo ingegneristico, poiché il suo utilizzo renderebbe il KERS particolarmente delicato. “Dubito che il guadagno sia derivato dal KERS”, ha commentato Newey. “Noi, come tuti, facciamo un lavoro per farlo lavorare al meglio, ma penso che lo utilizziamo tutti più o meno allo stesso modo”.
In parole povere, l’ulteriore teoria sulla RB9 vede la creazione di un particolare apparato che collega il KERS e i sensori posti sulle sospensioni posteriori. Una volta che viene avvertito il pattinamento delle ruote, questo pare venga riportato ai livelli ottimali attraverso un uso particolare del motore elettrico. Una pratica che, a detta di molti, appare piuttosto irrealistica ma – stando nel campo delle ipotesi – ha il suo valore come le altre formulate nelle scorse settimane.