Tecnica F1: la review del Gp di Corea 2013
Non sono tantissime le novità tecniche presentate dai team per il Gp di Corea, ma qualcuno non si è fatto mancare qualche dettaglio interessante.
Il fatto che il campionato 2013 stia volgendo ormai al termine (e che la battaglia per i titoli stia ormai giungendo alle fasi finali) trova la sua dimostrazione nel numero davvero limitato di interventi sulle vetture che abbiamo potuto apprezzare nel corso del weekend di Yeongam.
Qualche squadra ha sfornato un po’ di novità interessanti, ma il tempo degli stravolgimenti è passato e, come conferma il trend del Gp di Corea, nei prossimi gran premi vedremo solo piccoli aggiustamenti, prevalentemente di “micro-aerodinamica”.
La nostra analisi si apre con la Mercedes, la quale, pur se protagonista in gara unicamente per una strategia suicida e per le “scintille” di Rosberg, ha mostrato la novità tecnica più interessante del weekend; sul fondo piatto, infatti, nella zona davanti alle gomme, è stata adottata la soluzione con tre slot come Red Bull e Ferrari (FOTO), la cui utilità è di evitare il fenomeno del “tyre squirt“, quindi ridurre le turbolenze nocive causate dal rotolamento della gomma e migliorare lo scorrimento dei flussi lungo il bordo del diffusore, favorendo la creazione della “minigonna termica”. Precedentemente la Mercedes adottava la soluzione con un solo slot lineare e di dimensioni maggiori.
Quanto alla configurazione alare, la W-04 ha mostrato la stessa utilizzata a Singapore, ma con qualche dettaglio extra; per evitare nuovamente il problema dei marbles incastrati nei profili dell’ala anteriore, sono stati applicati dei piccoli “vortex generator” (FOTO). Da segnalare il ritorno del DRD, provato nel corso della prima sessione di prove libere. Chiudiamo con un piccolo dettaglio della nuova versione del diffusore, che ai due lati mostra una “sponda” con disegno del tutto inedito (FOTO), volto ad enfatizzare le turbolenze dei gas caldi utili a sigillare il diffusore.
Novità di dettaglio per la Ferrari, che è intervenuta nella zona delle pance per migliorare lo scorrimento dei flussi provenienti dall’avantreno e diretti verso la parte posteriore. Sulla F138 è stato utilizzato un nuovo deviatore di flusso, molto più semplice di quello precedente (già modificato a Singapore – FOTO), ed è stato aggiunto un profilo ad “L” rovesciata molto simile a quello presente sulla Lotus e sulla Sauber (FOTO). Per il resto la Ferrari ha confermato la nuova ala anteriore penta-plano (FOTO) ed il nuovo diffusore (FOTO), così come i nuovi profili orizzontali al’interno delle ruote posteriori (FOTO).
Così come la Mercedes, anche la McLaren è intervenuta sul fondo, ma in direzione diversa, applicando una seconda deriva ricurva oltre a quella già presente (FOTO); la soluzione è chiaramente ispirata alle derive “ad imbuto” utilizzate dalla Red Bull per canalizzare più efficacemente i flussi (soprattutto quelli caldi degli scarichi) lungo i lati del diffusore (sempre per la “minigonna termica”). A quanto pare, però, la soluzione non è stata confermata per la gara, e ciò in quanto, come dimostrato dalla Ferrari, mettere a punto un sistema simile senza gli scarichi a scivolo è più difficile di quanto si pensi.
La Mp4/28, inoltre, è stata dotata di una nuova ala anteriore, differente dalla precedente per la lunghezza dello slot tra il primo ed il secondo profilo del main flap, ora più corto (FOTO). Da segnalare che solo Button l’ha utilizzata in gara.
Quanto al posteriore, è stata utilizzata la stessa ala di Singapore, ma accoppiata alla paratia con sole quattro feritoie usata a Spa e Monza (FOTO). Ultimo appunto sui profili verticali ai lati dell’abitacolo, in versione a quattro elementi (FOTO).
Anche la Red Bull non si è fatta mancare qualche piccola novità; è stata utilizzata una nuova ala posteriore (solo da Vettel), caratterizzata da un profilo principale dalla diversa forma ed un flap del DRS maggiorato, con taglio a “V” più evidente (FOTO). Diversa anche la paratia, decisamente scavata nella zona interna al di sotto del punto di giuntura del profilo principale e con quattro feritoie nella parte alta, a differenza di quella usata da Webber, piatta e con sole tre aperture (FOTO), e la cover del dispositivo di attuazione del DRS.
Piccola novità anche per l’ala anteriore, dotata di due profili verticali extra utili a deviare i flussi in maniera più efficace intorno alle gomme anteriori (FOTO), oltre all’upper flap triplano. Focus finale sul diffusore; questo presenta ai lati un piccolo ma significativo “avvolgimento”, volto ad indirizzare il preciso andamento dei vortici e ad enfatizzare gli stessi in maniera decisamente più precisa (FOTO).
Nessuna novità evidente per la Lotus, almeno riguardo al pacchetto aerodinamico, che non ha subito modifiche. La novità importante, però, è data dal “passo lungo” (FOTO), finalmente utilizzato in gara da entrambi i piloti (con successo, stando al secondo e terzo posto di Raikkonen e Grosjean). Lotus che appare modificata anche nel supporto dello splitter (FOTO). Piccola curiosità su un’immagine GIF che gira sul web, che, seppur cruenta per la fine della farfallina, mostra in maniera eloquente la funzione dei deviatori sull’ala anteriore.
Pur non avendo novità rilevanti da segnalarvi, non possiamo non sottolineare la brillante prestazione della Sauber, che, grazie al ritorno agli scarichi in configurazione scivolo più tunnel, è riuscita a risalire la china, confermando un grandissimo miglioramento nelle ultime gare. La C32 di inizio stagione aveva preferito gli scarichi a bulbo (tipo Ferrari per intenderci), ma le prestazioni erano state nettamente inferiori a quelle (ottime) della C31; poi dal Gp di Ungheria, dopo averli collaudati ai Young Driver Test, il team elvetico è ritornato alla configurazione con gli scarichi a scivolo, aggiungendovi i tunnel in stile Red Bull e ripristinando anche gli slot sul fondo (FOTO). Nettamente evidente il miglioramento, come confermano le ottime prestazioni recenti sia di Hulkenberg che di Gutierrez.
Nota di demerito, invece, per la Williams. Il team inglese aveva annunciato “fuoco e fiamme”, riferendosi a grandi novità riguardo alle fiancate, agli scarichi ed al fondo; ed invece si sono presentati con l’ennesima ala anteriore (tra l’altro usata solo da Bottas – FOTO), annunciando che non vi saranno altre innovazioni a causa dei costi eccessivi. Viene da chiedersi come mai la Williams (che ha motore Renault), pur avendo prodotto scarichi a scivolo/tunnel (FOTO), non ne abbia poi continuato lo sviluppo…
Altre squadre:
Toro Rosso: doppia scelta per l’ala posteriore (FOTO) ma in gara hanno usato quella con il profilo curvato verso l’alto.