GP Corea, delusione Mercedes: Hamilton 5° e Rosberg 7°
Gara difficile per le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Grandi responsabilità del muretto delle “Frecce d’argento” sul risultato dell’inglese, che avrebbe potuto terminare sul podio
Gara al di sotto delle aspettative iniziali quella della Mercedes a Yeongam, in Corea. Lewis Hamilton ha terminato il Gran Premio in quinta posizione, appena dietro alla Sauber di un Nico Hulkenberg in grande evidenza. Nico Rosberg ha invece agguantato la settima posizione assoluta a un giro dalla fine, per una gara ancora anonima.
Dopo l’ottima qualifica di ieri, culminata con il secondo posto in griglia di Hamilton e il quarto di Rosberg, la gara odierna è subito stata in salita. L’inglese ha perso la seconda posizione al via, causa il sorpasso di Romain Grosjean ai suoi danni. Rosberg è invece riuscito a mantenere la quarta piazza attraverso una manovra molto discutibile di Massa, il quale è entrato in testacoda alla prima curva, portando confusione in testa al gruppo e permettendo al tedesco di difendersi dall’attacco della Sauber di Hulkenberg.
Dopo una decina di giri la maggior parte delle monoposto sono rientrate ai box per sostituire gli pneumatici. Tra queste vi sono state anche le Mercedes. Le gomme super morbide hanno denotato subito un problema di graining, che ha limitato in maniera sensibile le prestazioni delle monoposto. Al rientro in pista, Hamilton si è trovato a pochi metri dalla Lotus di Grosjean, potendo così riappropriarsi della seconda posizione. La difesa del francese, seppur dura, è risultata corretta è impeccabile. Hamilton ha dovuto desistere, rimanendo in terza posizione.
Al giro ventiquattro ecco che iniziato il calvario della scuderia di Brackley. Hamilton ha contattato via radio il suo ingegnere di pista e ha esposto al proprio box i problemi delle gomme palesatisi nel corso dei giri: “Ho la gomma anteriore destra distrutta. Sono sicuro che non sia graining: quella fase l’ho già passata da un pezzo…“. Nonostante la segnalazione dell’inglese, il team ha preferito lasciarlo fuori e al ventottesimo giro Rosberg ha potuto attaccare il compagno di squadra.
Rosberg, appena quattro giri prima, era staccato da Hamilton di ben dieci secondi, recuperati però in un lasso di tempo breve, a causa del degrado delle gomme sulla vettura numero dieci. Durante il sorpasso tra compagni di squadra, ecco il secondo problema. Il musetto della W04 di Rosberg si è sganciato, ma solo nella parte superiore della scocca, facendo così toccare l’ala anteriore a terra e generare scintille dovute allo sfregamento del carbonio sull’asfalto.
Rosberg è dovuto dunque rientrare ai box per sostituire il muso, operazione che ha richiesto un tempo ben superiore rispetto ai consueti pit stop. In tal modo, Hamilton dovuto rimanere in pista per un ulteriore lasso di tempo, arrivando a perdere sei secondi netti rispetto ai piloti di testa. L’ex pilota della McLaren è riuscito a rientrare ai box solo poco prima dell’uscita della prima Safety Car, causa esplosione della gomma anteriore destra sulla vettura di Sergio Perez. L’errata strategia ha fatto sì che Raikkonen e Hulkenberg riuscissero a superare Hamilton, sceso sino alla quinta posizione.
Pochi giri dopo il rientro della vettura di sicurezza ecco il fuoco sulla Red Bull di Webber, dopo un contatto con la Force India di Sutil. Safety Car di nuovo in pista sino al giro quaranta. Alla ripartenza, Hamilton si è trovato dietro a Hulkenberg, ma davanti alla Ferrari di Fernando Alonso. Rosberg invece in ottava posizione, alle spalle della McLaren di Jenson Button.
Nonostante la W04 di Hamilton risultasse nel complesso più veloce sul giro secco, la Sauber di Hulkenberg ha potuto disporre di una trazione eccellente, unita a una velocità di punta invidiabile. Non solo meriti della vettura: Hulkenberg ha confezionato una difesa d’altri tempo attraverso una guida aggressiva ma pulita, degna di un campione, se teniamo conto dei quindici giri di assalti respinti al mittente. Hamilton ha terminato il GP al quinto posto.
Rosberg ha invece chiuso al settimo posto, dopo il sorpasso ai danni di Button portato a termine a un giro dalla fine del Gran Premio. Il pilota tedesco, a fine gara, si è detto rammaricato per l’occasione persa: “Peccato, peccato davvero. La macchina andava forte, i tempi erano ottimi, ma peccato per l’errore di strategia. In questa gara ho capito finalmente come utilizzare al meglio gli pneumatici, per cui è stato davvero un peccato chiudere al settimo posto“.
Hamilton si è presentato ai microfoni ancora più frustrato del compagno di squadra, dopo una lotta durata quindici giri con Hulkenberg: “Contro la Sauber di Hulkenberg non c’è stato nulla da fare. E’ stato frustrante. Una gara frustrante. Nico andava via di trazione e aveva velocità di punta tali da non riuscire ad attaccarlo in fondo ai rettilinei“.