Qualifiche: Ferrari soffre sulle Supersoft. 6° Alonso, 7° Massa
In Q3 le due Ferrari sono lontane un secondo dalla pole di Vettel. Ma con la penalità inflitta a Webber, domani, in griglia, la 3° fila sarà tutta rossa. “Con queste gomme non si riescono a fare neanche 5 km”, afferma amaro Alonso. Che gira meglio in Q2 che quando si lotta per la pole.
Nulla di nuovo sotto il sole coreano. Per le due Ferrari il circuito di Yeongam riserva un sesto e settimo tempo in qualifica, come a Singapore, ma stavolta con Alonso davanti a Massa. I due piloti del Cavallino Rampante, a meno di clamorosi colpi di scena, domani guadagneranno una posizione in griglia: Mark Webber, terzo in qualifica, dovrà scontare la contestata penalità inflittagli due settimane fa per l’autostop fatto al Marina Bay, e scivolerà indietro di dieci posizioni.
Ma è una terza fila tutta rossa che rassicura ben poco visto l’imbarazzante gap mostrato sul giro secco in Q3: Fernando Alonso, con il suo 1’38”038, è lontano ben quattro decimi da Nico Rosberg, che lo precede in griglia, e addirittura 8 decimi dallo stellare 1’37”202 di Sebastian Vettel. Due decimi peggio dell’asturiano fa l’altro ferrarista, Felipe Massa: per lui il settimo tempo arriva con il crono di un 1’38”223.
Eppure in Q2 Fernando Alonso aveva dato l’impressione di poter strappare la seconda fila.
Nella prima sessione delle qualifiche le due Ferrari scendono in pista per un primo “run” su gomme medie, attestandosi sull’1.39 basso. Un tempo che non basta a “superare il taglio” per passare alla fase successiva: a differenza delle due Red Bull, di Hamilton e di Grosjean, le due F138 sono costrette a montare il primo dei tre treni a disposizione di gomme Supersoft. Alonso conclude la sessione al quarto posto, girando in 1’38”520, ma dando la sensazione di aver alzato il piede dall’acceleratore nell’ultimo tratto, per risparmiare gli pneumatici. Massa chiude in decima posizione con il crono di 1’38”884.
In Q2 i due ferraristi scendono in pista, per un primo run, con le supersoft usate nella sessione precedente. Fa ben sperare il tempo sul giro di Alonso, che fa segnare 1’38’504. Ma la lotta per passare tra i primi dieci è tutta negli ultimi 2 minuti: le due Rosse, in pista con il secondo treno di pneumatici Option, girano rispettivamente in 1’37”978 (Alonso, sesto tempo), e 1’38”295 (Massa, con il nono).
In Q3 dai box del Cavallino Rampante si decide di cambiare strategia. Non il solito “run” su gomme usate, seguito da 3 minuti di passione sull’ultimo treno di pneumatici morbidi; ma un’unica discesa in pista. Tuttavia, nonostante l’idea sia quella di sfruttare l’asfalto gommato, che migliora costantemente i tempi sul giro, le due F138 non brillano. Anzi.
Massa migliora di appena 6 centesimi il suo tempo precedente. Mentre Alonso, addirittura, peggiora, non riuscendo a scendere sotto il muro dell’1’38. La colpa? Secondo lo spagnolo della Ferrari è del graining pazzesco sulle Supersoft: “le gomme purtroppo non sono di buonissima qualità”, spiega l’asturiano. “In Q3 io e Felipe abbiamo spinto al massimo. Nel primo settore siamo migliorati, nel secondo pure, nel terzo eravamo già senza gomme. Con questi pneumatici non si riescono a fare neanche cinque chilometri”. Problemi che gli avversari (Lotus, Mercedes e Red Bull) non sembrano accusare. E’ un’altra stoccata che va a colpire la Pirelli, un eco al malcontento già espresso più volte dalla Force India, le cui prestazioni (così come quelle della Ferrari) sono cadute in picchiata dopo la modifica nella struttura delle PZero, introdotta a metà campionato per contrastare il fenomeno della delaminazione.
Per domani la Ferrari punta sull’ormai consueta strategia di rimonta. Ma, dopo i valori emersi nel long run delle libere di venerdì, sembra che a Yeongam sarà più difficile delle altre volte. “Sappiamo che la domenica miglioriamo rispetto alle qualifiche: il podio resta il nostro obiettivo per domani. Ma questo weekend sarà dura. In altri abbiamo sempre avuto un buon passo gara, mentre qui abbiamo sofferto abbastanza ieri”, afferma Fernando Alonso, che anticipa le scelte ai box per domani: “due soste sembrano essere la strategia ideale”. Il problema sarà “sopravvivere per il numero di giri che ci dicono gli ingegneri” con queste Supersoft soffici come marshmallows.
Ma potrebbe sempre arrivare il tifone: e allora le carte in tavola cambierebbero per tutti.