La review tecnica del Gp di Singapore

Il ritorno della configurazione “Ungheria” e la comparsa di soluzioni tecniche nuovissime hanno caratterizzato il weekend di gara di Singapore. Rivediamo tutto nel dettaglio:

vettel-redbull-pole-singaporeSingapore: alto carico aerodinamico, temperature critiche, necessità di trazione, tante frenate ed insidie ovunque. E’ un po’ questa la premessa della nostra analisi tecnica settimanale, visto che le scelte effettuate dalle squadre hanno dovuto necessariamente tener conto proprio dei fattori che poc’anzi abbiamo indicato.

A livello tecnico la protagonista indiscussa è stata la Ferrari, che ha portato tante soluzioni nuove. Il famoso “pacchetto Singapore” (che abbiamo analizzato dettagliatamente in questo articolo) ha indiscutibilmente prodotto dei frutti, considerato il secondo posto quasi “in scioltezza” di Alonso e la buona prestazione di Massa; la Red Bull resta lontanissima e probabilmente imprendibile, ma l’altro lato della medaglia mostra una Ferrari migliore di Mercedes e Lotus, almeno in gara, visto che in qualifica la F138 non riesce a scalare la griglia di partenza.

La monoposto del Cavallino ha subito modifiche importanti in ogni zona, dall’anteriore al posteriore. Partiamo dalla nuovissima ala anteriore, del tutto diversa da quella utilizzata fin ora: il nuovo disegno si caratterizza per un profilo principale diverso nel bordo d’entrata e per la presenza di due lunghi soffiaggi che lo rendono triplano, oltre ad un terzo più piccolo avanzato, configurazione chiaramente volta a tenere meglio “ancorati” i flussi e generare di conseguenza maggior carico deportante (FOTO 1FOTO 2). Nuovi anche i deviatori di flusso laterali, privi della soffiatura nella parte basse e volti quindi a garantire maggior pulizia ai flussi (FOTO).

Il retrotreno della Rossa è quello che ha subito più modifiche, a partire dai profili orizzontali collocati all’interno delle ruote, del tutto diversi da quelli utilizzati fin ora (FOTO 1FOTO 2). Anche questa soluzione punta a sfruttare in maniera più aggressiva i flussi provenienti dall’avantreno, in particolare quelli caldi degli scarichi che sono direzionati proprio in quella zona. In tale direzione va anche il nuovo diffusore, solo provato a Monza e finalmente utilizzato in gara. Il nuovo disegno, tra l’altro caratterizzato da una “sponda” rialzata ai margini laterali, mira chiaramente ad una maggiore interazione con i gas caldi e quindi ad una maggiore “presenza” ed efficacia dei profili dell’estrattore (FOTO).

scarichi ferrariAltra particolarità tecnica della Ferrari è stata l’utilizzo di una carrozzeria asimmetrica degli scarichi (FOTO 1FOTO 2). La ragione di questa scelta dovrebbe essere legata a diverse esigenze di raffreddamento della parte destra da quella sinistra, anche se non è da escludere del tutto l’ipotesi che gli ingegneri volessero più calore a destra anziché a sinistra per motivi puramente aerodinamici. Va infine segnalato che Alonso e Massa hanno fatto scelte differenti all’anteriore, con il solo Alonso che ha montato l’ala nuova ed il solo Massa che ha scelto il muso a “doppio mento” e con le dummy cameras ai lati (FOTO).

Dicevamo in apertura della bontà della Ferrari ma anche dell’inarrivabilità della Red Bull; inarrivabilità che è resa palese dal numero esiguo di accorgimenti tecnici rimarchevoli di cui la Rb9 ha avuto bisogno per dominare il Gp. E’ bastato montare le stesse ali usate in Ungheria (FOTO), il muso standard con le camere in punta e “pellicano” inferiore (FOTO) ed una versione “evo” del diffusore provato a Silverstone (cui è stata aggiunta un’evidente “sponda” ai bordi terminali – FOTO) per mettere le ali (letteralmente…) a Vettel, sempre più lanciato, ahinoi, verso il suo quarto mondiale consecutivo. Da segnalare, inoltre, l’applicazione di una superficie zigrinata all’interno dei cerchi, già utilizzata dalla Mercedes nel corso della stagione (FOTO).

Non c’è molto da segnalare per la Mercedes, che ha utilizzato esattamente le specifiche aerodinamiche del Gp di Ungheria: stessa ala posteriore (FOTO) con l’aggiunta del monkey seat ed una piccola modifica al supporto; stessa ala anteriore con upper flap extra (FOTO), stesso muso con bulbo inferiore (FOTO). Di nuovo solo una lieve maggiorazione della presa d’aria dei freni posteriori (FOTO). Da segnalare che già da Spa la Mercedes ha operato una leggera modifica al diffusore, sostituendo il condotto centrale con un gurney flap ed un profilo verticale (FOTO).

button-mclaren-2013Qualche novità interessante per la McLaren, che sta cercando di chiudere quanto meno dignitosamente il campionato più difficile degli ultimi anni. La Mp4/28 è stata dotata di un nuovo cofano motore con sfogo terminale maggiorato, non solo per fini “termici” ma anche aerodinamici (FOTO); nuovo anche il beam wing. Nuovi anche i profili verticali sulle pance, che diventano 4 (FOTO), anche se per la gara entrambi i piloti hanno scelto la vecchia configurazione a 3 elementi (FOTO).

Nulla di nuovo per la Lotus, che attende il prossimo Gp di Corea per riproporre la vettura a passo lungo. Stessa cosa per la Force India,  di cui possiamo unicamente segnalare un nuovo cofano motore con sfogo maggiorato (FOTO).

Anche la Sauber ha adottato un cofano con sfogo maggiorato (FOTO), così come la Toro Rosso (FOTO), che ha portato anche una nuova ala posteriore con un main flap piuttosto arcuato (FOTO), e la Williams (FOTO), che ha portato il solito mega assortimento di ali anteriori (FOTO).

Chiudiamo con la Caterham, che ha nuovamente fissato un profilo orizzontale ai lati dell’abitacolo (FOTO).

FOTO GALLERY tecnica del Gp di Singapore

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