Vettel a Monza ha avuto problemi al cambio
Se la gara del tedesco è stata relativamente facile sui rivali in pista, non altrettanto lo è stata con il cambio della sua Red Bull, in crisi per tutto il weekend.
Pronti, partenza, via! Vettel occupa il centro della pista, blocca l’anteriore destra, si infila per primo nella prima variante, saluta tutti e se ne va verso il traguardo, indisturbato. Per noi che abbiamo visto la gara in tv (o magari dal vivo), il Gp d’Italia è praticamente finito lì, con il tedesco dominatore assoluto dall’inizio alla fine, senza nessuno dei rivali che potesse impensierirlo. Mai così vicino Alonso, troppo lontani tutti gli altri; il tedesco poteva solo perderla da solo quella gara.
In realtà Vettel a Monza ha dovuto fare i conti con il peggiore degli avversari, quello che ti sta incollato al posteriore ( letteralmente…) dall’inizio alla fine, quello che decide le sorti della tua gara imprevedibilmente, senza che tu dall’abitacolo o la squadra dal box possiate fare nulla per fermarlo: il cambio!
Nell’analisi della scorsa settimana, grazie agli interventi lucidi e puntuali dell’Ing. Rodi Basso, abbiamo più volte sottolineato quanto fosse importante il cambio a Monza, pista che richiede le più alte velocità ma che mette pesantemente sotto torchio gli organi meccanici, motore e cambio in primis. Quello di Vettel (e di Webber) ha avuto un weekend piuttosto stressante, tanto che, se Vettel avesse dovuto perdere la corsa per un motivo, quello sarebbe stato proprio il cedimento del cambio.
“Adrian, prima del weekend, ci ha avvertiti che al termine della cerimonia di premiazione avremmo dovuto prepararci alla conta dei danni – conferma Vettel al termine della corsa. Abbiamo già avuto problemi venerdì. Abbiamo analizzato i dati della telemetria, le temperature e lo stato degli ingranaggi; alla fine Newey ha ordinato di intervenire sulla quinta, la sesta e la settima, e sul filtro dell’olio della trasmissione“. Circostanza confermata dai team radio ascoltati, soprattutto nel finale, in diretta tv, con gli ingegneri di pista di Seb e Mark a comunicare ininterrottamente di non attendere un numero troppo elevato di giri per cambiare le marce, soprattutto alla ripartenza dalle chicane.
E si svela anche il mistero della “luce rossa” che tanto ha infastidito Alonso e che, più che un malfunzionamento elettronico, si rivela oggi il vero segreto di Sebastian: pare, infatti, che entrambi i piloti abbiano impostato una modalità di “cambiata da bagnato”, più dolce e meno cattiva per la trasmissione, in modo da stressare meno gli organi meccanici del cambio. Questa configurazione dovrebbe essere costata ai due “bibitari” meno di un decimo sula velocità di cambiata, ma con ovvi benefici per trasmissione&co.