Domenicali: “Terrei Massa. Ma devono arrivare i risultati”
Il Team Principal della Ferrari, in una lunga intervista rilasciata al sito ufficiale della Formula1, fa il punto sulla stagione in corso, ma si mantiene vago sulle voci di mercato che hanno impazzato durante la “silly season”.
Tantissimi vorrebbero occupare il suo sgabello, soprattutto gli opinionisti da divano che non perdono occasione, il lunedì mattina, di criticarne il lavoro. In pochissimi resisterebbero alle pressioni e alle responsabilità, senza mandar tutto all’aria: Stefano Domenicali dal 2008 occupa uno dei sedili più caldi della Formula1, quello di Team Principal della Ferrari. Una gestione che ha seguito un’era d’oro, quella di Jean Todt, dove la Rossa aveva vinto tutto quello che si poteva vincere, e che al momento si è rivelata assai più avara dal punto di vista dei risultati: dal 2008 a Maranello è arrivato soltanto un campionato costruttori, nonostante il titolo piloti sia più volte sfuggito all’ultima gara, per un’inezia.
A otto gare dalla fine del campionato 2013, Stefano Domenicali si ritrova a fare il punto di una stagione cominciata sotto i migliori auspici e complicatasi per strada: “Siamo partiti molto bene. Anche se non avevamo la vettura più veloce in qualifica, la macchina aveva un buon ritmo, per lo meno fino al Canada. Poi sono intervenuti due fattori. Il primo sono stati alcuni aggiornamenti sulla vettura, che invece di migliorarla, le hanno fatto fare un passo indietro. Il secondo i cambiamenti introdotti nelle gomme, ma non voglio commentare il fatto in sé, quanto la sua conseguenza: non potevamo tornare alle performance fatte vedere a inizio anno. Adesso dobbiamo mantenere la calma. Il momento è difficile, è vero, ma la stagione è ancora lunga e tutto è possibile”.
E, sicuramente, a complicare il campionato della Ferrari, ci si mette anche l’aria poco serena che sembra si respiri all’interno del team, soprattutto dopo le esternazioni di Fernando Alonso nel post-Ungheria e la reprimenda di Montezemolo. Domenicali nega che ci sia un conflitto di potere con l’influente asturiano: “Non c’è niente del genere tra di noi. Noi vogliamo vincere insieme. Siamo un team. La Formula1 è un ambiente ultra-competitivo, in cui sei un eroe finché vinci e uno zero tagliato appena perdi. Potete stare sicuri che siamo uniti per vincere, perché siamo qui per questo”, afferma il Team Principal Ferrari. Che minimizza sull’incontro avvenuto tra Luis Garcia Abad, manager di Alonso, e Chris Horner, team principal Redbull, nel Paddock dell’Hungaroring. “Tutto questo fa parte del gioco psicologico che si costruisce attorno a noi. Onestamente non mi interessa. I fatti dicono che siamo uniti per vincere e che abbiamo un contratto che ci lega per un periodo piuttosto lungo. Tutto il resto, semplicemente, non è rilevante”.
La line-up dei piloti Ferrari per il 2014 è argomento caldo soprattutto per le insistenti voci che riguardano l’altro ferrarista, Felipe Massa, la cui avventura in Ferrari, dopo otto anni, è data al capolinea. “Non abbiamo fretta di prendere una decisione. Ci sono tante opportunità. Dobbiamo aspettare e vedere. La mia scelta sarebbe, naturalmente, di tenere Felipe, perchè è un bravo ragazzo, ed è molto legato al team. Inoltre, se ci si guarda attorno, non sono molti i piloti altrettanto disponibili. Naturalmente, deve portare a casa buoni risultati, ed è per questo che non abbiamo fretta nel prendere la decisione giusta. Appena saremo pronti, faremo un annuncio ufficiale e metteremo a tacere tutti i rumours una volta per tutte”. E sul più insistente tra i rumours, il ritorno in rosso di Kimi Raikkonen, Domenicali chiosa: “Kimi è un pilota veloce e tutti sanno la considerazione che ho per lui. Ma se dico qualcosa adesso, verrebbe considerata una risposta diretta. Come ho detto, non abbiamo fretta di prendere la decisione giusta al momento giusto”.
L’obiettivo del momento rimane il campionato: “Dobbiamo dare a Fernando e Felipe una macchina migliore. E’ la priorità numero uno. Poi dobbiamo migliorare la struttura interna per essere competitivi. La prossima settimana James Allison si unirà al team e lavorerà di concerto con Pat Fry: in questo modo l’organizzazione interna si stabilizzerà e potremo guardare al futuro”.
Soprattutto al 2014 e alla rivoluzione incombente. “Tutti i top team sono consapevoli che, se vogliono essere una forza nel 2014, devono cominciare molto presto a investire risorse, soprattutto le grosse squadre. Secondo me ci saranno enormi sorprese il prossimo anno in termini di valori in campo. Per come la vedo io i cambiamenti che stiamo per affrontare sono i più importanti mai avuti in Formula1. Ed è bene essere preparati, altrimenti ci si ritroverà persi.”