New Jersey, addio alla F1 ancor prima di cominciare?
Bernie Ecclestone ha rivelato che il GP nel New Jersey non avrà luogo nel 2014. Il motivo? Uno dei più semplici: la FOM non ha ancora visto un euro. Ed Ecclestone ha già bocciato il GP: “Non si terrà nel 2014”.
E’ ormai svanito il sogno di Ecclestone di veder debuttare nel calendario della prossima stagione il GP d’America. Il patron della Formula 1 ha rivelato che la corsa, che si doveva tenere sulle strade del New Jersey, non si disputerà per mancanza di fondi degli organizzatori, i quali hanno però smentito l’ipotesi di cancellazione dall’evento.
Nonostante siano circolate nelle scorse settimane le foto dei lavori di costruzione dei box del Port Imperial Street Circuit, difficilmente la Formula 1 correrà sul tracciato che ha come sfondo la città di New York. Lo stesso Ecclestone ha dichiarato alla CNN che “la gara non è prevista per il prossimo anno, gli organizzatori non hanno abbastanza soldi. Faranno la fine di Donington, la situazione è talmente complicata che non vale la pena proseguire“. Parole che azzerano di fatto le possibilità di vedere due GP negli Stati Uniti nel prossimo futuro.
“Quando ho siglato l’accordo“, ha proseguito Ecclestone, “ero certo che il promotore dell’evento (Leo Hindery Junior, ndr) avrebbe raccolto abbastanza fondi per far disputare l’evento. E’ un personaggio molto conosciuto a New York“. Il sogno che il presidente della FOM ha sin dagli anni ’80 pare ormai svanito nuovamente.
Tuttavia, Alex Howe – portavoce degli organizzatori del GP – ha ribadito che “la gara sarà inserita nel calendario 2014, stiamo rispettando i tempi previsti”, anche se lo stesso Howe non ha voluto commentare le parole di Ecclestone riguardo la situazione finanziaria. Pare che gli organizzatori abbiano chiesto lo scorso giugno un finanziamento di 100 milioni di dollari alla banca UBS, la quale non lo ha però concesso, decretando di fatto la fine del progetto.
Considerando che a giugno era stato siglato un accordo di 15 anni con la FOM, gli organizzatori – nel caso l’evento dovesse saltare – saranno costretti a pagare una penale di 375 milioni di dollari, ovvero 25 milioni per ogni GP che avrebbero dovuto ospitare.
Il GP d’America avrebbe già dovuto disputarsi questa stagione, ma proprio per problemi economici non era stato inserito nel calendario 2013. Scendono così a 20 i GP con un contratto certo per la prossima stagione, rientrando nel limite fissato dalle scuderie in accordo con la FOM. La FIA emanerà a dicembre il calendario definitivo, ma è sempre più improbabile che nella lista dei circuiti che ospiteranno una gara il prossimo anno troveremo il Port Imperial Street Circuit.