Michelin avvisa: “Pronti a tornare”. Hembery: “Ridicolo”

La casa francese è già in contatto con Ecclestone e con le scuderie. Il disappunto del Direttore Motorsport Pirelli: “Perché non hanno detto niente lo scorso settembre?”.

bibendum-michelinLa stagione turbolenta vissuta dalla Pirelli ha dato spesso adito a voci di possibili gommisti interessati a sostituire la casa italiana e a diventare il costruttore unico, ruolo – sembrerebbe – tutt’altro che invidiabile in questa Formula Uno. Dopo alcune smentite, come quella della Bridgestone, la voce che era rimasta più insistente riguardava la Michelin, di cui si era continuato a parlare anche all’inizio della pausa estiva. Paul Hembery si era detto tranquillo, forte delle trattative ormai a buon punto con squadre e FOM, ma le vacanze sotto l’ombrellone non sembrano aver modificato i piani della casa francese.

Un portavoce della Michelin ha infatti dichiarato alla BBC l’interesse di rientrare in F1, dove manca dal 2006, annunciando che Bernie Ecclestone (che pure è già in accordi commerciali con la Pirelli per il 2014) incontrerà a breve il Direttore Motorsport Michelin Pascal Couasnon. La casa francese sembra aver accettato le dimensioni degli pneumatici previste dal Regolamento Tecnico, ma sarebbe contraria alla produzione di mescole caratterizzate da alto degrado. Con la Michelin, quindi, si tornerebbe a un modello di gara stile pre-2011, con pochi pit-stop e gomme più durevoli, nonostante fosse proprio per evitare quel tipo di corsa che fu richiesta alla Pirelli una gomma in grado di durare solo pochi giri. Ma il portavoce Michelin ha dichiarato che una tale politica va contro la crescente ricerca di sostenibilità ambientale nell’automobilismo.

Nonostante manchi davvero poco al debutto delle prossime mescole nei test di gennaio 2014, la Michelin avrebbe informato sabato anche le squadre, affermando di poter produrre le gomme anche in così poco tempo – cosa che fa pensare che le decisioni fossero in realtà state prese già da un bel po’. Che la faccenda sia ora davvero seria lo si capisce anche dal nervosismo di Paul Hembery, che desidera mettere i puntini sulle i per quanto riguarda la situazione della Pirelli. Esiste infatti già un accordo con Ecclestone e con 10 delle 11 scuderie, ma l’ingresso della Michelin lascerebbe ben poco spazio alla P lunga, a meno che non venga modificata la regola sul gommista unico.

“Se la Michelin voleva tornare in F1, perché non l’ha annunciato lo scorso settembre?” ha detto Hembery al Telegraph Sport. “Sinceramente, fare un’offerta ora, quando si corre gennaio, sarebbe ridicolo. Avrebbero dovuto farlo un anno fa. Noi abbiamo dei contratti e speriamo che la gente li rispetti”.

Le forature di Sebastian Vettel e Fernando Alonso nel venerdì di Spa, con conseguenti minacce di sciopero da parte di alcuni piloti, non hanno certo abbassato il livello di pressione sula Pirelli, nonostante questa si sia affrettata a dimostrare che entrambi gli episodi fossero dovuti a un detrito in pista e non ad una fragilità delle PZero. L’ultima parola spetta alla FIA, ed è probabile che venga fatta luce sulla questione al Consiglio Mondiale del Motorsport il mese prossimo.

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