L’analisi tecnica del Gran Premio d’Ungheria 2013
Tutte le squadre hanno portato tante novità per il circuito dell’Hungaroring. Le analizziamo come sempre nel dettaglio con la nostra analisi post-gara.
E’ stato un weekend molto interessante dal punto di vista tecnico. Chi ci segue sui social network, ed in particolare su twitter, avrà certamente apprezzato i nostri numerosissimi tweet “tecnici”, con foto di nuovi particolari e relativi confronti con le versioni precedenti. Il tortuoso circuito magiaro, infatti, ha richiesto specifiche scelte aerodinamiche e meccaniche per adattare al meglio le monoposto. Due le parole d’ordine: “carico” e “calore”, visto che il tracciato di Budapest è spesso definito “un cittadino con le vie di fuga” e perché le temperature elevate hanno richiesto la presenza di sfoghi d’aria aggiuntivi o maggiorati per tenere sotto controllo le temperature del motore.
Miglior interprete di questi fattori è stata la Mercedes, ancora una volta la più attiva a livello tecnico. Il team di Stoccarda ha messo in pista quasi una “versione b” della W-04, apportando modifiche in ogni area della monoposto (link articolo). Abbiamo visto nell’ordine una nuova versione del nuovo muso introdotto al Nurburgring, dotato di “pellicano” e con nuovi particolari sull’ala (FOTO), un nuovo cofano motore dotato di sfogo terminale di grandi dimensioni (FOTO), nuovi sfoghi ai lati del cockpit e un nuovo alettone posteriore, caratterizzato da nuove paratie dotate di slot verticale (FOTO) e nuovo beam wing. Inoltre la Mercedes ha provato una nuova versione del DRD, profondamente diversa da quella vista al Nurburgring (FOTO). Sarà interessante vedere se sui prossimi circuiti sceglieranno di montarlo anche in gara. Da notare che tutte queste novità (tranne il DRD) sono state utilizzate in gara.
Molto attiva anche la Red Bull (link articolo). Anche per la Rb9 c’erano numerosi particolari nuovi, diffusore in primis (FOTO). Questo rappresenta una chiara evoluzione della versione vista nelle prove libere di Silverstone, maggiormente “aggressiva” di quella standard e volta ad una maggiore interazione tra gas caldi e sagomatura del profilo. Da notare, inoltre, un piccolo bulbo proprio nella parte bassa del bordo laterale (FOTO). Fa la sua ricomparsa il profilo monkey seat, mentre è completamente nuova l’aerodinamica nella zona delle pance (FOTO 1 – FOTO 2), dove segnaliamo, inoltre, una nuova coppia di deviatori di flusso laterali “soffiati”, in stile Lotus. Relativamente all’ala anteriore, entrambi i piloti hanno utilizzato il muso con le dummy cameras in punta (FOTO), che garantisce maggior carico, ed un’ala con soffiaggi e flap lievemente differenti, sempre volti alla ricerca di maggior carico (FOTO). Da notare che anche la RB, come la Mercedes, ha utilizzato tutte le novità anche in gara.
Nonostante le difficoltà, anche la Ferrari non è rimasta a guardare, dotando la F138 di un nuovo diffusore (link articolo – FOTO). Tale versione rappresenta una chiara rottura con quelle precedenti (FOTO), caratterizzandosi per una maggiore aggressività nell’utilizzo dei gas caldi. Purtroppo la novità sembra aver non soddisfatto i piloti; difatti per le qualifiche e quindi la gara è stato rimontato il diffusore standard. Anche il nuovo fondo, dotato di deriva “ad imbuto” e privo del terzo profilo verticale al di sotto dell’asse, è stato accantonato. Nel corso delle libere, poi, abbiamo visto una nuova conformazione dei collettori di scarico (FOTO), con la camera di risonanza posta in posizione diversa rispetto al Nurburgring. Diversa anche la carrozzeria nella zona degli scarichi, che torna in versione bombata “Bahrain” e viene dotata di uno sfogo nella parte bassa privo di griglie, per evacuare meglio il calore (FOTO).
A livello puramente aerodinamico, c’è un nuovo monkey seat, leggermente diverso da quello già utilizzato dalla Rossa (FOTO) ed un curioso nolder che avvolge tutto il canale di sfogo del cofano (FOTO), però non utilizzato in gara. Quanto alle ali, quella posteriore è la stessa già vista al YDT, dotata inoltre di slot tra profilo e paratia (FOTO). All’anteriore c’è l’ala standard, con l’upper flap incurvato e soffiato nella parte terminale (FOTO).
Anche la Lotus ha portato in pista diverse novità, a cominciare da una nuova ala posteriore, con profilo incurvato nella parte centrale, una “V” maggiorata per il flap ed una nuova carenatura del DRS (FOTO). Nuovi anche gli specchietti, di forma apparentemente più ingombrante (FOTO). Dato il circuito poco impegnativo per i freni, tornano le prese d’aria esterne dei freni anteriori (FOTO). Nelle prove libere, inoltre, sono stati confrontati i due tipi di deriva verticale sul fondo in prossimità della gomma che servono a canalizzare meglio i gas caldi verso il bordo del diffusore (FOTO 1 – FOTO 2); la scelta è ricaduta su quella incurvata verso il centro della vettura e smussata nella parte terminale. Da notare che entrambi i piloti hanno montato il cofano terminante a punta e con lo sfogo d’aria calda verso il diffusore e non sul beam wing (FOTO).
La McLaren ha riproposto il muso con i piloni allungati visti al YDT, ma con una leggera modifica nella parte posteriore/superiore, che è arcuata e non dritta (FOTO). Novità anche per il cofano motore, nuovamente dotato di branchie aggiuntive e caratterizzato da uno sfogo terminale di dimensioni maggiori (FOTO). Anche la McLaren, come la Red Bull, ha modificato i profili nella zona delle pance, aggiungendo una deriva e slegando il deviatore verticale dagli stessi (FOTO). Segnaliamo, inoltre, che sulla Mp4-28 nelle libere del venerdì sono stati utilizzati i “mozzi soffianti”, poi sostituiti dalla versione classica per le prove ufficiali (FOTO).
Concludiamo con la Sauber, che ha confermato la nuova versione degli scarichi, nuovamente “a scivolo” e con tunnel aggiuntivi (link articolo). A quanto già detto, segnaliamo l’utilizzo di turning vanes al di sotto del cockpit a tre elementi.
Altre squadre:
Williams: sfoghi d’aria aggiuntivi in prossimità della pinna sul cofano motore (FOTO).
Caterham: solo Van Der Garde con muso scalinato (FOTO).