Niente pole per Vettel, è 2°. Webber, guasti e 10° posto

Nelle qualifiche in Ungheria il tedesco compie qualche incertezza nell’ultimo tentativo e non riesce a strappare la pole dalle mani di Hamilton. L’australiano fa il meglio che può senza KERS e con problemi al cambio. Alla fine commenta laconico “Come al solito… non siamo dove dovremmo essere”.

redbull-vettel-ungheriaDopo essersi nascosto durante le ultime prove libere, Sebastian Vettel torna a lottare per la pole nella qualifica di Budapest, facendo segnare tempi a tratti irraggiungibili per i suoi rivali, ma, probabilmente complice qualche errore di troppo nell’ultimo tentativo, deve inchinarsi, come al Nurburgring, alla Mercedes di Lewis Hamilton ed accontentarsi della seconda posizione. Giornata no invece per Webber che, attardato da problemi al KERS e al cambio, raggiunge per un soffio il Q3, in cui non fa segnare nessun tempo, optando per la partenza dalla decima piazza.

Nel Q1, nonostante qualche problema col traffico, Sebastian Vettel ferma il cronometro sull’1:20.646 che gli vale la quarta posizione complessiva, dietro alle due Mercedes e a Grosjean. I problemi elettrici iniziano invece fin da subito per la Red Bull numero 2 di Mark Webber, che con 1:21:264 ottiene solo la 13esima posizione per il passaggio in Q2. E le cose non vanno migliorando, considerando che proprio all’inizio della seconda fase viene informato dal muretto di essere privo di KERS. Il suo primo tentativo è un 1:21.498, un secondo e mezzo più lento dell’1:19.992 del compagno di squadra Vettel, che sembra peraltro imprendibile per tutti quelli che montano PZero usate.

Mentre il Campione in carica resta ai box ad attendere il Q3, Webber spreme la sua vettura e riesce ad agguantare l’ottava posizione con un tempo di 1:20.503 su mescole nuove, battendo il primo degli eliminati Sutil per meno di 60 millesimi, e riuscendo a compensare nel secondo e terzo settore lo svantaggio che la mancanza di KERS gli fa accumulare nel primo, dove è dai tre ai sette decimi più lento dei suoi diretti rivali. L’australiano getta comunque la spugna nel Q3, abbandonando l’abitacolo della sua RB9 proprio mentre Vettel abbassa ulteriormente il limite con 1:19:506, sfruttando fin dal primo tentativo il set di Soft nuove risparmiato nella seconda fase, a differenza degli altri piloti. Nel valzer dei secondi run, Grosjean e Rosberg restano alle sue spalle e gli fanno già assaporare la pole, quand’ecco che Lewis Hamilton lo supera. Seb ritenta l’assalto alla prima posizione, ma per soli 38 millesimi questa rimane nelle mani dell’anglocaraibico. Il Tricampione leader della classifica, pertanto, deve accontentarsi ancora della seconda posizione, sperando magari in una brillante partenza che gli permetta di prendersi da subito la testa della corsa, in uno dei circuiti dal sorpasso quasi impossibile.

Com’è noto, Sebastian non un pilota per cui accontentarsi sia facile, ma prova a vederla comunque con filosofia: “Lewis ha fatto un buon lavoro, non c’è molto da dire. Sono piuttosto soddisfatto con entrambi i miei tentativi, anche se forse avrei potuto essere più aggressivo in qualche curva nel secondo, ma è inutile mettermi a dire ora cosa avrei potuto fare meglio. Ovviamente le Mercedes sono molti veloci in qualifica e Lewis oggi è stato molto bravo, dobbiamo essere giusti e semplicemente ammetterlo”. Chiaramente, Vettel è già concentrato sulla gara di domani: “Penso che la seconda posizione possa ancora essere un buon risultato per la gara, abbiamo un buon ritmo. È un peccato per Mark, perché senza i suoi problemi avremmo potuto lottare per le prime posizioni insieme. Ma comunque, sono piuttosto fiducioso per domani.

Così Chris Horner ha descritto la qualifica dei suoi piloti: Credo che Sebastian nell’ultimo tentativo abbia perso un decimo in almeno tre curve differenti, la quinta e le ultime due. Probabilmente non è molto soddisfatto del giro. Mark invece ha avuto una sessione disastrosa, purtroppo c’è stato un problema elettrico che gli ha compromesso il cambio ed il KERS. Raggiungere il Q3 in queste condizioni è stato già un risultato grandioso per lui”.

Mark Webber non sembra però riuscire a consolarsi al pensiero dell’aver tirato fuori il meglio possibile dai problemi avuti oggi: “Avremmo dovuto lottare per la prima fila, e invece siamo indietro, peraltro in uno dei peggiori circuiti per avere problemi in qualifica. Un weekend maledetto. L’australiano sconsolato e un po’ esasperato, parla ai microfoni Sky UK senza troppo ottimismo per la corsa, sentenziando già da ora: Un weekend maledetto. Speriamo di poter recuperare qualche posizione, la macchina dovrebbe essere a posto per domani, ma come al solito… beh, siamo più indietro di quanto potremmo essere”.

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