Ungheria: un nuovo diffusore per la Ferrari e diverse novità
La Ferrari è pronta a testare un diffusore completamente nuovo. Alonso e Massa, inoltre, proveranno diverse soluzioni per gli scarichi, in modo da trarre il massimo dal nuovo elemento posteriore.
Modifiche importanti in casa Ferrari. Per il Gp di Ungheria, infatti, i tecnici del Cavallino hanno dotato la F138 di un nuovo diffusore, sensibilmente diverso da quello utilizzato fino allo scorso Gp di Germania ed ai Young Driver Test di Silverstone. Le differenze sostanziali sono nella parte laterale dello stesso: l’angolo formato dalle nuove pareti è sensibilmente maggiore (45°) ed è scomparsa la deriva orizzontale, sostituita da un significativo spigolo orizzontale (FOTO). Diverso anche il gurney flap, sempre sdoppiato, che termina poco prima del bordo. Identica la parte centrale. In sintesi, questo diffusore è molto simile a quello utilizzato dalla Mercedes e dalla Lotus e rappresenta una vera rottura con le varie configurazioni utilizzate dall’inizio della stagione (FOTO).
Confermato il fondo modificato visto la scorsa settimana a Silverstone, dotato di una deriva verticale “ad imbuto” in prossimità della gomma e con sole due pinne verticali anziché tre (FOTO – FOTO). Questa soluzione consente di incanalare con maggiore efficienza e precisione i gas caldi provenienti dagli scarichi, in modo da generare la famosa “minigonna termica”.
Diverso il profilo a sbalzo sul supporto dell’ala posteriore (cd. monkey seat), ora dritto e non “a cucchiaio” come nella versione precedente (FOTO).
Oltre al diffusore, la Rossa proverà anche una nuova configurazione degli scarichi, non tanto relativamente alla conformazione della carrozzeria, ma alla collocazione e forma della camera di risonanza “Helmholtz”. Nei box del Hungaroring, infatti, abbiamo visto due tipi di collettori, con due tipi diversi di camera di risonanza (TIPO 1 – TIPO 2). Questo particolare, presente sin dal 2011 sulle monoposto del Cavallino e poi adottato anche da altre squadre (link articolo), ha già subito diverse modifiche nel corso della stagione, volte evidentemente a cercarne i massimi benefici (Bahrain, Spagna, Monaco, Germania)
Tale soluzione, riprendendo quanto scritto in un vecchio articolo, consiste appunto nella applicazione di una camera di risonanza ai collettori, nella quale confluiscono i gas di scarico prima di essere espulsi. Ad alti regimi, quando la pressione dei gas è alta, i gas rimangono intrappolati in questa camera. Quando il pilota alza il piede, a bassi regimi quindi, la pressione dei gas espulsi dal motore diminuisce notevolmente; a questo punto, i gas pressurizzati contenuti dalla camera vengono rilasciati.
Rilasciare gas di scarico, praticamente, significa che gli scarichi, in qualche modo, continuano a soffiare aria calda anche quando la pressione diminuisce e ciò si riverbera positivamente sul funzionamento delle superfici aerodinamiche del retrotreno, in particolare sul diffusore. A questo effetto, puramente aerodinamico, si aggiunge l’effetto peculiare della camera di risonanza, che, detto in parole estremamente povere, consente di “mantenere in pressione” lo scarico e migliorare il funzionamento del motore grazie all’ “effetto Kadenacy”.