GP Ungheria 2013: gli highlights delle stagioni precedenti
Come di consueto, riviviamo le emozioni delle ultime 5 edizioni del GP d’Ungheria.
Prima della lunga pausa estiva, la F1 torna in pista domenica dopo due settimane di stop e si appresta ora a vivere il GP d’ Ungheria, decima prova del campionato 2013. Come sempre, è l’Hungaroring ad ospitare la gara magiara, entrata nel calendario nel 1986: la pista ungherese è nota per essere tortuosa e con pochi spazi per i sorpassi, rendendo le qualifiche spesso fondamentali per le sorti della gara. Riassumiamo le ultime 5 gare in terra ungherese.
2008 – Prima fila d’argento, con Hamilton davanti a Kovalainen, ma è Massa (Ferrari)- partito terzo – a fare la partenza perfetta, ritrovandosi in testa alla prima curva. Hamilton cerca di recuperare, ma una foratura lo estromette dalla lotta per la vittoria. Quando sembra tutto deciso, la Ferrari di Massa rompe il motore, a soli 3 giri dalla fine, perdendo una vittoria tanto preziosa, quanto ormai certa. Arriva così la prima vittoria per Kovalainen che chiude davanti a Glock su Toyota, Raikkonen su Ferrari, Alonso (Renault) e Hamilton. 9° la Red Bull di Webber, 12° Button (Honda), 14° Rosberg (Williams) e ritirato Vettel (Toro Rosso).
2009 – Prima vittoria stagionale per Hamilton, per la McLaren e per una vettura dotata di KERS in Ungheria. Al via, Alonso (Renault) mantiene la prima posizione davanti a Webber (Red Bull), Hamilton e Raikkonen (Ferrari). Al pit stop dello spagnolo, i meccanici Renault fissano male una ruota e costringono lo spagnolo al ritiro. Il contemporaneo sorpasso di Hamilton a Webber porta l’inglese in testa. Raikkonen passa ai box Webber, conquistando la 2° posizione finale. Male le Brawn: 7° Button e 10° Barrichello con la Red Bull di Vettel ritirata. Non ha corso la gara Massa, colpito da una molla (persa dalla Brawn dell’amico Barrichello) nelle qualifiche che lo costringerà a saltare il resto della stagione.
2010 – In Pole c’è Vettel (Red Bull), seguito dal compagno Webber. Alonso (Ferrari) alla prima curva riesce a mettersi tra le due Red Bull. Al 15° giro entra la Safety Car e quasi tutti rientrano ai box, ad eccezione di Webber. Proprio nei box succede di tutto: Rosberg (Mercedes) perde una ruota, mentre Sutil (Force India) e Kubica (Renault) si toccano, con i tre costretti al ritiro. La gara riparte con Webber davanti a Vettel ed Alonso, ma il tedesco lascia troppo spazio tra sè e Webber e viene penalizzato con un Drive Through contestato dallo stesso pilota tedesco. Al 23° giro Hamilton è costretto al ritiro per un problema al cambio e in 4° posizione sale così Massa (Ferrari). Webber riesce a guadagnare tempo sufficiente per fare la sosta e va a vincere, seguito da Alonso che resiste al ritorno di Vettel. Da segnalare il pericoloso sorpasso di Barrichello (Williams) a Schumacher (Mercedes) che costerà al tedesco 10 posizioni sulla griglia del GP successivo.
2011 – Gara condizionata dalla pioggia quella che si svolge all’Hungaroring, con Vettel (Red Bull) che tiene la testa della gara fino al 5° giro, quando va largo e lascia la leadership alla McLaren di Hamilton. Button (McLaren) inizia a mettere pressione al tedesco, mentre Alonso (Ferrari), 6° fino a quel momento, va largo e perde la posizione su Massa (Ferrari), il quale riesce a ripartire dopo aver toccato le barriere. Button riesce a passare Vettel e poco dopo la Renault di Heidfeld prende fuoco a seguito di un pit stop e la Safety Car scende in pista. Hamilton guida la gara finchè le prime gocce di pioggia non iniziano a cadere sul tracciato: l’inglese va in testacoda lasciando la testa della gara a Button e rientrando in pista in maniera pericolosa, manovra che gli costerà un DT. La ciliegina sulla torta per l’inglese è il passaggio alle gomme intermedie, scelta che si rivelerà fallimentare. Button vince così davanti a Vettel, Alonso (autore di un altro testacoda), Hamilton, Webber e Massa con Schumacher (Mercedes) ritirato per un guasto al cambio.
2012 – Terza vittoria in carriera in Ungheria e rilancio mondiale per Lewis Hamilton (McLaren), il quale precede sul traguardo le due Lotus di Raikkonen e del sorprendente Grosjean. L’inglese, partito in Pole Position, dovrà difendersi fino alla fine dalla pressione del finlandese nel finale di gara. Ai piedi del podio finisce la Red Bull di Vettel, seguito dalla Ferrari di Alonso e dalla McLaren di Button. A punti anche Webber (8°, Red Bull), seguito da Massa (Ferrari) e dalla Mercedes di Rosberg: il compagno Michael rimane fermo in griglia e costringe la direzione gara a togliere un giro dai 70 previsti.
ALBO D’ORO
1986 – N. Piquet (Williams-Honda)
1987 – N. Piquet (Williams-Honda)
1988 – A. Senna (McLaren-Honda)
1989 – N. Mansell (Ferrari)
1990 – T. Boutsen (Williams-Renault)
1991 – A. Senna (McLaren-Honda)
1992 – A. Senna (McLaren Honda)
1993 – D. Hill (Williams-Renault)
1994 – M. Schumacher (Benetton-Ford)
1995 – D. Hill (Williams-Renault)
1996 – J. Villeneuve (Williams-Renault)
1997 – J. Villeneuve (Williams-Renault)
1998 – M. Schumacher (Ferrari)
1999 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2000 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2001 – M. Schumacher (Ferarri)
2002 – R. Barrichello (Ferrari)
2003 – F. Alonso (Renault)
2004 – M. Schumacher (Ferrari)
2005 – K. Raikkonen (McLaren-Mercedes)
2006 – J. Button (Honda)
2007 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)
2008 – H. Kovalainen (McLaren-Mercedes)
2009 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)
2010 – M. Webber (Red Bull-Renault)
2011 – J. Button (McLaren-Mercedes)
2012 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)