Bianchi e la Ferrari Driver Academy: un legame forte
Il pilota di punta della Ferrari Driver Academy fa visita a Maranello e racconta i suoi primi mesi da pilota titolare in F1 con il Team Marussia.
Per Jules Bianchi, il 2013 sarà un anno da ricordare. Dopo anni di sacrifici, è finalmente arrivato il momento tanto ambito: il debutto nel Circus della Formula 1. Ma il francese ha passato settimane di ansia, aspettando una conferma dalla Force India che poi, non è arrivata. Una delusione cocente, spazzata via pochi giorni dopo con l’accordo in extremis firmato con la Marussia F1 Team.
Jules ripercorre anche quei giorni di febbraio che per la sua carriera sono stati decisivi: “Sono molto contento di aver avuto l’opportunità di fare finalmente il mio debutto in Formula 1: ad un certo punto quest’inverno non ci speravo più. I giorni passavano e Force India non dava una risposta che attendevamo da settimane. Poi, quando mi ha chiamato Stefano Domenicali per dirmi che la chance era sfumata è stata davvero una grande delusione ma, per fortuna, è durata solo poche ore. Da Maranello è arrivata infatti un’altra telefonata che mi diceva di prepararmi per andare a Barcellona dove era in corso l’ultima sessione di test: c’era la possibilità di andare alla Marussia! All’inizio non volevo farmi illusioni ma poi la speranza è diventata sempre più forte e, quando ho preso le misure per il sedile, sentivo che ormai ce l’avevo fatta, anche se mancavano ancora alcuni dettagli contrattuali da sistemare”.
In questi mesi, però, il rapporto con la Ferrari Driver Academy non si è per niente interrotto, nonostante le visite di Jules a Maranello siano diventate merce rara. Dal sito ufficiale del Cavallino, Bianchi racconta: “E’ vero, vengo meno spesso rispetto agli altri anni, perché ora oltre alle gare ci sono tante altre cose che devo fare per la mia nuova squadra: vado frequentemente nella sede del team per parlare con gli ingegneri e, prima di ogni GP, ci sono sempre delle sessioni al simulatore da fare”.
Il rapporto con Luca Baldisserri, a capo della FDA, è sempre più forte. “Parliamo sempre al telefono, anche durante i weekend di gara e i consigli che mi dà sono sempre utili. Arrivare al mio primo anno da titolare con il bagaglio d’esperienza che mi ha dato la Ferrari Driver Academy, è stato veramente importante, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici, sia per tutto il resto come gestione dei rapporti con gli sponsor e con i media. Sicuramente un plus nella mia fase di avvicinamento alla massima serie”.
A parte le ultime gare, dove ha sfortunatamente subito la mancanza di affidabilità della sua Marussia, Jules si sta comportanto piuttosto bene e si conferma un pilota da tenere d’occhio per il futuro. Il sogno nel cassetto è pronto per essere tirato fuori, a tempo opportuno. Per scaramanzia non ne parla molto, ma ammette: “Sì, è sempre lì ed è inutile parlarne… tanto lo sapete tutti di che colore è!”.