Crisi Sauber: ecco gli scenari presenti e futuri
Dopo la stagione 2012, in cui il team Sauber ha colto ottimi risultati per gran parte della stagione, questo 2013 è sino a ora risultato un calvario per la scuderia di Hinwil. Non bastasse la crisi tecnica, ecco subentrare quella finanziaria. Ma un’impresa russa sarebbe pronta a investire subito sulla creatura di Peter Sauber
Centoventisei punti totali conquistati nel mondiale di F1 dello scorso anno, quattro podii (tre conquistati da Perez, una da Kobayashi); un progettista – James Key – passato presto prima nel mirino dei top team e poi reclutato dalla Toro Rosso, in attesa di raccogliere l’eredità di Adrian Newey in Red Bull; lo sponsor Telmex pronta a sobbarcarsi la maggior parte dei costi del 2012. Tutti presupposti per un 2013 da protagonisti, ma così non si è rivelato. Il team Sauber è passato dall’essere la più bella sorpresa del campionato mondiale del 2012 all’essere la delusione più cocente in quello attuale. Ecco tutti i perché di una crisi inaspettata.
Hulkenberg-Gutierrez, due scelte coraggiose
Nico Hulkenberg ed Esteban Gutierrez sono stati i prescelti a sostituire la coppia Sergio Perez-Kamui Kobayashi, che tanto bene ha fatto l’anno scorso. Perez, supportato dai dollari della Telmex del magnate Carlos Slim, è passato in McLaren per sostituire il partente Lewis Hamilton (Mercedes) ed è stato rimpiazzato da un altro messicano – Gutierrez – sempre suggerito da Slim. Il giovane centro americano è arrivato in Formula Uno dopo aver colto pochi risultati di rilievo nelle categorie minori. Le difficoltà del ventenne sono state messe in conto dal team, che ha infatti sostituito Kobayashi con il valido Hulkenberg. La scelta di sostituire il nipponico con il venticinquenne tedesco può essere definita coraggiosa essendo l’ex pilota di Williams e Force India “non pagante”, quindi non portatore di munifici sponsor che avrebbero aiutato Kaltenborn e soci a pianificare la stagione corrente senza troppi affanni.
Hulkenberg: il contratto, la situazione
Il tedesco, da molti definito come uno dei piloti più interessanti dei prossimi anni, ha firmato un contratto con Sauber dalla durata annuale, conscio che sarebbero potute arrivare offerte da top team in cerca di un pilota giovane, veloce, ma già esperto. Nel contratto di Hulkenberg vi era una clausola, che permetteva al pilota di svincolarsi in caso di mancati pagamenti dello stipendio o bonus. Stando alle ultime indiscrezioni, il procuratore di Nico lo avrebbe indotto a sciogliere il documento che lo legava al team svizzero, perché lo stipendio manca da maggio. Hulkenberg è così libero di trovarsi un nuovo team per la prossima stagione, ma dovrebbe rimanere al volante della C32 sino alla fine del 2013 per non perdere visibilità né allenamento. Ferrari, ma soprattutto Lotus, sarebbero interessate a metterlo sotto contratto, magari con un accordo pluriennale.
Crisi tecnica e finanziaria vanno di pari passo
Se la partenza di James Key (direttore tecnico Sauber fino al 2012) verso la Toro Rosso era sembrato tutto sommato una normale conseguenza dell’ottimo lavoro svolto in ricerca, sviluppo e progettazione della C31, lo stesso non si può dire riguardo la fuga del progettista della monoposto 2013, Matt Morris, passato da pochi giorni alla McLaren. Morris, venuto a conoscenza dei problemi finanziari in cui naviga il team, ha deciso di accettare l’offerta pervenutagli da Woking, anche per evitare i mancati pagamenti di stipendio a cui Sauber deve far fronte. La “fuga di cervelli” da Hinwil si sta tramutando in una situazione tecnica complicata, che si tramuta in scarsi risultati in pista, nonostante la caparbietà di Hulkenberg mostrata negli ultimi appuntamenti del mondiale. La partenza di Perez verso la McLaren ha diminuito l’interesse di Slim nei confronti della Sauber e Gutierrez non garantisce il medesimo appeal mediatico del connazionale della McLaren, sia dentro che fuori l’abitacolo. La Formula Uno, così come il resto del globo, è in difficoltà esconomica e i piccoli team sono i primi a farne le spese, mancando sponsor in grado di fornire liquidità necessarie per costruire progetti vincenti o semplicemente per programmare una stagione intera.
Nuovi investitori russi alle porte
Monisha Kaltenborn, team principal Sauber, ha annunciato nei giorni scorsi che dovrebbero subentrare nuovi capitali, che renderebbero più leggera la situazione finanziaria della scuderia elvetica: “Speriamo di poter annunciare presto un nuovo sponsor, che dovrebbe aiutarci sino al termine della stagione sia dal punto di vista economico sia – di riflesso – da quello tecnico“. Lo sponsor in questione arriverebbe dalla Russia e sarebbe la Gazprom, multinazionale leader del settore energetico, già impegnata nello sport come main sponsor della squadra di calcio dello Zenit San Pietroburgo e in F1 con Minardi nel 2002. Questa possibile partnership potrebbe essere formata giusto in tempo per l’inaugurazione del nuovo circuito di Sochi, che dal prossimo anno sarà in calendario di F1 e ospiterà il Gran Premio di Russia.
Porte aperte a piloti russi?
Se in questa stagione Sauber ha voluto ingaggiare Gutierrez (pagante) e Hulkenberg (pagato), con il nuovo sponsor il team svizzero potrebbe trasformarsi in un vero e proprio trampolino di lancio per piloti russi emergenti o cavalli di ritorno come Vitaly Petrov, scaricato al termine della scorsa stagione dalla Caterham per fare posto a Giedo Van der Garde. Questa possibilità potrebbe manifestarsi solo nella prima stagione, in modo da catalizzare l’attenzione dei media russi sulla scuderia bianco-nera e sull’evento in programma a Sochi il prossimo anno, lasciando poi libero il team di scegliere i piloti secondo standard differenti rispetto a quello legato alla nazionalità.
La partnership tecnica tra Sauber e Ferrari potrebbe continuare anche nel 2014
Se la trattativa tra Sauber e Gazprom dovesse andare in porto a breve, il team svizzero potrebbe rinnovare l’accordo con la Ferrari per la fornitura dei propulsori (che saranno V6 1.6 turbo) anche per il prossimo anno, aiutato dall’immissione di nuova liquidità, che consentirebbe di pagare la fornitura a Maranello, forse anche per più di una singola stagione.