Tra Silverstone e Nurburgring, il punto sul Mondiale 2013
Dopo la gara di Silverstone, l’Ing. Luigi Mazzola prova a fare il punto della situazione, affrontando diversi argomenti come Test-Gate, sicurezza pneumatici e molto altro.
Subito dopo il GP di Silverstone, ho avuto il desiderio di scrivere la mia opinione su come stanno andando le cose in questo Mondiale. Prima di tutto mi sembra inverosimile per un campionato così professionale e regolamentato leggere di test segreti e di susseguenti sentenze FIA .
Credo che non sia concepibile permettere ad un team di provare per sistemare un suo problema quando si chiede agli altri di non provare perché le regole lo vietano. Potrebbe essere anche una coincidenza vedere le Mercedes così migliorate subito dopo il test segreto. Ma essendo stato a capo della squadra test per tanti anni in Ferrari, credo che il team di Rosberg e Hamilton ne abbia avuto un giovamento importante. Girare a Barcellona per 1000 km su un solo problema specifico – la consistenza delle gomme posteriori – con l’aiuto della Pirelli mi suona molto come un beneficio assolutamente vantaggioso. E se tutto questo era stato permesso, evidentemente non poteva essere realmente sanzionato, lascio a voi giudicare.
Detto questo a Silverstone sono accadute tantissime cose degne di nota:
La debacle delle gomme.
Assolutamente inconcepibile, per una categoria come la F1, avere pneumatici così fragili agli alti carichi. Se si voleva un campionato incerto grazie anche alle gomme si può certamente dire che l’obiettivo è stato raggiunto, nel bene e nel male. Il problema è che di mezzo c’è la sicurezza. Fossi stato il direttore di gara avrei fermato la gara alla seconda gomma esplosa (ricordiamoci il 2005 quando la Michelin ha praticamente imposto ai propri team di non gareggiare il GP di Indianapolis, dopo i problemi avuti nelle prove libere).
Il motorsport è pericoloso e bisogna fare di tutto per garantire coscientemente la sicurezza. Come riportato su BlogF1.it, alcuni team si sono opposti al cambiamento della struttura delle gomme: questo non deve esistere! E’ solo il costruttore di pneumatici che, di fronte ad un problema di affidabilità, deve decidere cosa fare. In questi casi i Team hanno troppo potere decisionale nel far o non far accadere qualcosa in F1. Ringraziamo Dio che oggi non è successo l’irreparabile, ma non possiamo sfidare la fortuna a lungo. Guardiamo anche la situazione test che è diventata ridicola solo dopo qualche anno la sua abolizione: la decisione all’epoca venne presa dai team ed imposta alla FIA, non viceversa. La Federazione dovrebbe essere sovrana e super partes se si vuole garantire la credibilità del campionato.
Non posso fare altro che sostenere la Pirelli, ricordando quanto di buono aveva fatto fino all’anno scorso, e sono convinto che se penserà a fare solo un prodotto efficace sia nelle prestazioni che nell’affidabilità contando solo nelle proprie risorse tecniche, uscendone brillantemente. Ai tempi della Bridgestone, i giapponesi mettevano davanti a tutto il proprio prodotto garantendone l’affidabilità e ne sono sempre usciti a testa alta.
Il salto in avanti della Mercedes.
Attenzione che le cose sono cambiate! Per Hamilton e per Rosberg sembra un gioco da ragazzi occupare la prima fila durante le qualifiche e adesso anche ad imporre il ritmo gara. Doveva essere la Ferrari a fare questo passo e, invece, lo hanno fatto i tedeschi-inglesi. La Red Bull ha una bella gatta da pelare, perché prendere 6 decimi in qualifica a Silverstone non è roba da poco.
Il passo indietro della Ferrari (o meglio, il passo in avanti degli altri).
Ad essere sincero, questo non me lo aspettavo. Ero convinto che Alonso avrebbe diretto da protagonista questa parte del campionato in quanto le capacità di sviluppo della Ferrari sono state sempre molto elevate. Per diversi motivi Fernando ha guadagnato pochi punti nella prima fase della stagione, pur avendo una vettura competitiva. A Silverstone, grazie al risultato degli sviluppi ed alla pista congeniale, mi sarei aspettato di vedere entrambi i piloti a lottare per la vittoria. Vedere Alonso a 1.3 secondi da Hamilton in qualifica mi ha sorpreso non poco. Senza poi dimenticare come Webber abbia passato facilmente Alonso durante il GP. Credo che anche lo spagnolo si sia accorto che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Confido nelle grandi capacità di reazione del Team a risanare in breve tempo il divario tecnico, altrimenti anche per quest’anno dovranno dire addio alle speranze di vittoria.
Il salto in avanti di Toro Rosso.
Congratulazioni al team di Faenza, non c’è che dire. La vettura migliora progressivamente e, piano piano, sta salendo in classifica. Sono proprio contento. E non c’è da trascurare la Force India, sono lì anche loro.
Affidabilità.
Trovo decisamente curioso che un Team come Red Bull incappi ancora in problemi di affidabilità del cambio. Oramai elementi come la trasmissione e il motore sono congelati nello sviluppo da anni, in quanto non si possono fare test e perché devono fare tante gare prima di poter essere sostituiti. Non è da top team lasciare a piedi il proprio pilota quando occupa la prima posizione. Con una Mercedes che comincia ad andare forte anche in gara la situazione potrebbe diventare preoccupante. Peccato che la Ferrari non sia stata all’altezza di approfittarne con il colpaccio della vittoria.
L’esclusione di Paul Di Resta dopo le qualifiche.
Mi chiedo: ma come è possibile per un team di F1, che dispone di un numero elevato di tecnici ed ingegneri, finire le qualifiche con un risultato brillantissimo e vanificarlo con una macchina sotto peso? Veramente inqualificabile.
Mi immagino cosa accadrà nel 2014 quando si avrà un motore del tutto nuovo, un utilizzo del cambio del tutto diverso, quando ci si troverà a gestire il consumo benzina e un brake balance elettronico, quando si dovrà gestire un turbo ed un ERS e quando, malgrado l’apertura, i test saranno ancora troppo pochi.
Finalmente si parlerà tecnica, programmazione, capacità creativa e tanta competenza da parte del gruppo degli ingegneri.
Ci sono ancora tante gare davanti a noi e tutto può accadere. A Silverstone ho visto una Red Bull e una Mercedes viaggiare con un passo molto veloce, Ferrari – Lotus – Toro Rosso – Force India più o meno allo stesso piano, ad un livello di passo inferiore. La Ferrari comunque in gara si esprime decisamente meglio: la strada è in salita ma ci sono ancora tanti punti in palio e il Mondiale è ancora aperto. Già dal prossimo GP di Germania potrebbero esserci delle sorprese a seguito delle decisioni della Pirelli. Staremo a vedere.
Avanti tutta!
Luigi Mazzola