Test Gate: è finita! Ecco le ragioni della sentenza
Un documento di 20 pagine riassume tutta la vicenda e spiega le ragioni che hanno portato il Tribunale Internazionale ad una pena poco severa.
Il Tribunale Internazionale della FIA ha da poco emesso il verdetto sul caso Test Gate, ritenendo la Mercedes colpevole.
I giudici hanno sentenziato che Mercedes ha “avuto un ingiusto vantaggio sportivo” nell’uso della monoposto 2013 durante il test segreto, nonostante l’intenzione originale non fosse quella di violare le regole.
Nella sua decisione finale sulla controversa questione, il Tribunale Internazionale ha spiegato che sia Mercedes che Pirelli avevano agito in buona fede per quanto riguarda le prove, ma questo non li scagiona dal fatto che hanno violato le regole.
Nel documento di 20 pagine dove viene spiegata l’intera vicenda e le conclusioni finali, il Tribunale Internazionale ritiene che sia la squadra che il fornitore di pneumatici avevano chiesto alla FIA la possibilità di usare la vettura 2013, ma nessuna delle parti ha seguito le condizioni imposte dal regolamento. Questo è stato uno degli elementi che hanno convinto il Tribunale alla buona fede di entrambe le parti in causa. Si legge: “Il Test in pista, che è l’oggetto del presente procedimento, non è stato effettuato da Pirelli e/o Mercedes con l’intenzione di far ottenere un vantaggio alla squadra. Né Pirelli, né Mercedes hanno agito in malafede e hanno comunicato alla Federazione quello che avevano intenzione di fare, tentando di ottenere il permesso”.
La segretezza del test ha però allargato la forbice delle polemiche. Il fatto che le altre squadre non siano state invitate a Barcellona, ha di fatto alzato il polverone e il Tribunale sostiene che la colpa sia di Pirelli. A tal riguardo si legge che: “Mercedes ha ottenuto, almeno potenzialmente, un vantaggio dal test. Sia Mercedes che Pirelli, di conseguenza, hanno violato gli articoli 1 e 151 del Codice Sportivo Internazionale”.
Totalmente scagionato dalla questione Charlie Whiting. La sentenza dice infatti: “Le azioni intraprese per conto della FIA da Charlie Whiting sono state prese in buona fede e con l’intento di assistere le parti con il massimo della correttezza sportiva”. Annullate così, con un solo colpo, tutte le indiscrezioni che vedevano Whiting in bilico a favore dell’italiano Giorgio Ascanelli.
Riguardo le accuse di Mercedes alla Ferrari, il Tribunale si è espresso dicendo che non ci sono prove per valutare l’episodio. “Il Tribunale non è in grado di esprimere un parere sulla questione della presunta prova effettuata da Ferrari nel 2012, mentre quella del 2013 era stata adeguatamente autorizzata”.
Tenendo conto della buona fede delle parti in causa, il Tribunale Internazionale ha assegnato le seguenti penalità:
– Reprimenda per la Mercedes e sospensione dalla tre giorni di test, dedicate ai giovani piloti, che si svolgeranno il prossimo luglio a Silverstone.
– Reprimenda per la Pirelli.
– Mercedes e Pirelli saranno costrette a coprire i due terzi delle spese legali del processo. Un terzo sarà coperto della Federazione Internazionale dell’Automobile.