Test Gate: novità da Parigi, smontata la difesa Mercedes
Nessuna autorizzazione da parte della FIA. Solo Charlie Whiting aveva dato l’ok via telefono.
Da oltre due ore è inizia l’udienza sul caso Test Gate che vede sul banco degli imputati la AMG Mercedes F1, rappresentata oggi da Ross Brawn.
La squadra tedesca sta rischiando grosso, perché la difesa sembra far acqua da tutte le parti. Brawn ha sempre sostenuto di aver avuto l’autorizzazione della FIA ad utilizzare la monoposto 2013 durante il Test effettuato per conto di Pirelli, ma il Tribunale considera la cosa come “Irrilevante”.
Mark Howard QC, legale rappresentante del corpo direttivo, ha infatti dichiarato che: “Anche se Mercedes è stata autorizzata ad effettuare quel test da Charlie Whiting, ha comunque violato l’articolo 22 del regolamento”. Howard ha continuato nell’accusa sottolineando come Whiting avrebbe dato l’autorizzazione via telefono a Ron Meadows (Team manager Mercedes) lo scorso 2 maggio, a patto che fossero stati informati gli altri team.
Infine, Howard ha affermato che le comunicazioni tra la squadra e Whiting non erano da considerarsi come un accordo con l’organo Federazione, ma semplicemente come un’interpretazione personale sulla normativa vigente.
La situazione in Mercedes si fa ora complicata, considerando che è stato tirato in ballo anche l’articolo 151C sulla lealtà sportiva.