Test Gate, il giorno della verità: inizia il processo a Mercedes
Inizia il processo contro Mercedes per il test di 1000 chilometri effettuato a Barcellona, lo scorso maggio, con la vettura 2013.
Questa mattina a Parigi c’è parecchio movimento. A Place de la Concorde, si riunisce oggi – per la prima volta – il Tribunale Internazionale della FIA. L’organo giudiziario sportivo avrà il compito di fare finalmente chiarezza sul caso Test Gate.
L’udienza inizia alle ore 9:30 e vede in aula, in qualità di imputato principale, il Team AMG Mercedes F1. La squadra è accusata di aver condotto un test privato per Pirelli – anch’essa in aula oggi – con una monoposto del 2013, cosa assolutamente vietata dal regolamento. Il test in questione è stato svolto sul circuito di Barcellona, subito dopo il GP di Spagna e immediatamente prima a quello di Monaco. Ed è stato proprio nel Principato che è scoppiato il caso, con tanto di protesta formale da parte di Red Bull Racing e della Scuderia Ferrari.
I rappresentanti di entrambe le squadre sono già in aula, avendo mosso protesta ufficiale invocando l’articolo 22.2 del regolamento sportivo che vieta esplicitamente l’utilizzo di auto dell’anno precedente e di quello successivo durante la stagione.
Mercedes invece si difende, sostenendo di non aver violato il regolamento, perché autorizzata dal delegato tecnico Charlie Whiting. E qui la domanda nasce spontanea: perché la Federazione avrebbe dato l’OK se il test sarebbe stato illegale? Alla base di questo disguido ci sarebbe l’interpretazione sbagliata di Whiting che avrebbe considerato solo il contratto con la Pirelli dove non è specificato quale auto usare. Nell’accordo tra il fornitore unico di pneumatici e la FIA, c’è infatti un accordo che autorizza la società della P lunga a coinvolgere alcune squadre per effettuare test di 1000 chilometri per lo sviluppo delle gomme.
Da parte sua, Pirelli ammette che sono state invitati tutti i team. Ferrari ha accettato, effettuando un test dopo il Bahrain, facendo girare De La Rosa a Barcellona con una 150° Italia del 2011, quindi rispettando i limiti imposti dal regolamento sportivo. Altri team, come la Red Bull, hanno rifiutato il test perché avrebbero voluto girare con la monoposto 2013, ma sapevano di fare una cosa illegale.
Cosa rischia Mercedes oggi? Il Tribunale deciderà entro la serata di oggi le sorti della squadra. Se Ross Brawn riuscirà a dimostrare la buona fede della squadra e l’effettivo sbaglio di Whiting, potrebbe allora saltare qualche testa proprio all’interno della Federazione stessa. Per la squadra tedesca, invece, il ventaglio di penalità varia dal semplice richiamo fino ad una multa, passando per una penalità in punti fino addirittura all’esclusione del Mondiale.
L’unica cosa certa è che sarà una giornata particolarmente rovente, che seguiremo con costanti aggiornamenti direttamente da Parigi.