Vettel il ribelle, questa Formula 1 inizia a stargli stretta
Vettel critica ancora l’approccio conservativo che i piloti sono costretti a tenere in gara con gli attuali pneumatici utilizzati.
Sebastian Vettel torna all’attacco dell’attuale “Sistema F1”, quello che costringe i piloti a dover avere una visione di gara più completa, dove necessariamente ci si ritrova a fare i ragionieri, a dover gestire gli pneumatici e assolvere agli ordini imposti delle squadre.
Questa Formula 1 inizia a stare stretta al 3 volte Campione del Mondo. E così, al penultimo giro del Gran Premio di Monaco, ha pestato sull’acceleratore, realizzando il giro più veloce della corsa con 1:16.557, un paio di secondi più veloce del record valido fino a quel momento.
A suo modo, un segnale per dire agli avversari che poteva andare ben più veloce. Ma la cosa non è piaciuta al muretto box, dove l’ingegnere di pista ha bacchettato il suo pilota per aver fatto quella prestazione al limite, specie in un circuito dove basta una sbavatura per rovinare un’intera gara. Al rimprovero, Vettel ha replicato dicendo: “Era giusto una soddisfazione dopo tutti questi giri passati andando lentamente”. Ma Rocquelin, il suo ingegnere di pista, ha ribattuto: “Nessuna soddisfazione per noi, però”.
Dopo la gara, Vettel ha spiegato: “Non volevo fare qualcosa di sciocco e mi scuso per aver litigato con il mio ingegnere via radio. Ma è un riflesso di come sono le corse oggi, quando si potrebbe essere tre secondi più veloci. I piloti non possono godere delle gare come vorrebbero. Lo spettacolo è buono fino ad un certo punto, ma se si tratta solo di seguirsi l’un l’altro in attesa della bandiera a scacchi, non sono poi così sicuro che sia questo che la gente vuol vedere”.