Il Tribunale Internazionale potrebbe valutare il Test-Gate
Se a giudicare la Mercedes toccherà al Tribunale Internazionale, potrebbero servire fino a 45 giorni prima della sentenza.
I giorni passano in fretta e il prossimo appuntamento del Mondiale 2013 è sempre più vicino, ma non sappiamo ancora se a prendere parte alla settima prova del campionato ci sarà anche la Mercedes. Dopo la controversa questione del test con Pirelli al GP di Spagna, si attende ora di capire chi deciderà le penalità da infliggere.
Con molta probabilità, la questione potrebbe passare al Tribunale Internazionale che per la prima volta potrebbe essere coinvolto in una questione così delicata. Basti pensare che la stessa spy-story del 2007 fu gestita all’epoca dal Consiglio Mondiale della FIA.
In effetti, il Tribunale Internazionale è stato istituito nel 2010 dall’Assemblea Generale della Federazione come parte di un nuovo sistema giudiziario. Il suo compito è quello di pronunciarsi sulle problematiche che non possono essere immediatamente affrontate dai commissari di gara. L’attuale Presidente è il britannico Edwin Glasgow, mentre il suo vice è il monegasco Laurent Anselmi. Il tribunale è composto da 12 membri che operano in piena autonomia rispetto agli altri organi della Federazione.
Il funzionamento dell’organo somiglia molto ad un organo giudiziario tradizionale. Se si riterrà opportuno ascoltare i dirigenti di Mercedes, questi interverranno di fronte ai membri che compongono la giuria. Per garantire l’assoluta indipendenza di quest’ultima, nessun membro all’udienza potrà essere della stessa nazionalità degli imputati. In altre parole, non ci saranno tedeschi.
Le parti interessate, inoltre, saranno invitate a presentare le prove scritte prima dell’udienza. Inoltre, il procedimento finale sarà completamente accessibile dai media, salvo casi eccezionali.
Le procedure, comunque, hanno dei tempi non proprio immediati. Secondo lo statuto della FIA, le parti in causa avrebbero 15 giorni di tempo per presentare al Tribunale le loro osservazioni in merito alle accuse, mentre il Tribunale ha altri 15 giorni di tempo per rispondere. A questi, si sommano altri 15 giorni prima della sentenza definitiva.
In altre parole, anche se il caso venisse affidato questa settimana al Tribunale Internazionale, potrebbero servire fino a 45 giorni per sbrogliare il caso, tanto da far slittare tutto a metà luglio. Tuttavia, lo statuto dice che: “Il Presidente dell’udienza può in qualsiasi momento decidere di ridurre o prorogare i termini di giudizio”. Questa è l’unica speranza di accelerare i tempi e trovare una soluzione a questo caso piuttosto intrigato.
Perché da un lato c’è la Mercedes che insiste nel portare avanti la teoria di essere stata autorizzata dalla FIA a fare quei 1000 chilometri in tre giorni. Dall’altro, la Federazione smentisce dicendo che l’approvazione era subordinata al fatto che il test doveva essere disponibile anche alle altre squadre.
Difficile però anticipare quali potrebbero essere le sanzioni a cui incorre la Mercedes. Si ipotizzava di dare la possibilità anche alle altre squadre di fare un test simile, ma tale opzione non appare possibile in base ai regolamenti FIA. Dunque, Mercedes potrebbe rischiare grosso in caso di accertamento della violazione del regolamento sportivo, indipendentemente se l’atto fosse stato commesso per negligenza o intenzionalmente.
Il codice sportivo internazionale prevede una serie di sanzioni: si parte dalla più banale – ossia l’ammonimento – per poi passare a multe, obbligo a lavori di pubblico interesse, penalità in tempo, l’esclusione da una gara, la sospensione per più gare o la squalifica dal campionato.