GP di Monaco 2013, l’analisi tecnica
Classica review tecnica del lunedì: andiamo a vedere le novità tecniche e aerodinamiche più importanti portate dalle squadre nel Principato di Monaco.
Il Gran Premio di Montecarlo da sempre impone alle scuderie la ricerca del massimo carico aerodinamico a discapito della velocità di punta.
Sulle strette stradine del principato la Ferrari ha introdotto leggere modifiche aerodinamiche individuabili in mini profili posti alla base dei deviatori di flusso laterali [FOTO] finalizzati ad una pulizia dei flussi accurata, nonché in muso dotato di nuovi piloni di sostegno dell’ala [FOTO] caratterizzati da un andamento curvilineo e non più a scalino in corrispondenza dell’attacco col musetto. E’ stato inoltre adottato un nuovo monkey seat [FOTO] dotato di soffiaggio nella parte superiore, finalizzato a garantire una minima percentuale in più di carico al posteriore.
La Mercedes, dominatrice dell’intero weekend di gara, ha adottato una configurazione delle prese d’aria dei freni dotate di una mini bocca di ingresso [FOTO] dell’aria necessaria a garantire la corretta temperatura di esercizio dei dischi in carbonio. La scuderia tedesca ha inoltre adottato un nuovo sistema sospensivo posteriore, caratterizzato dall’essere collegato ad un rivestimento in carbonio, a sua volta connesso alla scatola del cambio realizzata in titanio. Grazie a questa soluzione possono essere modificati gli angoli di attacco delle sospensioni posteriori in maniera semplice e veloce.
In casa Red Bull è stato adottato un nuovo alettone posteriore caratterizzato da una feritoia in stile Williams nella paratia laterale [FOTO], nonché un monkey seat dalla notevole altezza finalizzato, anche in questo caso, alla ricerca del maggior carico possibile. Interessante notare da questa foto il posizionamento della zavorra nella parte iniziale del fondo piatto della vettura anglo austriaca e la modifica di dettaglio posta nella zona a coltello dell’ala anteriore, caratterizzata da una mini-soffiatura [FOTO] posta all’estremità della stessa.
La McLaren ha finalmente adottato la nuova ala anteriore già apparsa nello scorso Gran Premio di Spagna [FOTO] caratterizzata da una singola feritoia nella paratia e da upper flap di dimensioni generose. Ricordiamo che nello scorso appuntamento questa novità non è stata utilizzata in qualifica e gara, in quanto la scuderia non era riuscita ad effettuare le preliminari verifiche inerenti la flessibilità.
Gran lavoro in casa Williams. La scuderia inglese, sempre alle prese con una monoposto poco competitiva, ha sperimentato un nuovo sistema di smaltimento termico, sulla falsariga di quanto già visto nello scorso appuntamento sulla Toro Rosso, dotato di una apertura orizzontale posta sulla parte superiore delle pance [FOTO]. E’ stata sperimentata un’ala anteriore caratterizzata da upper flap costituiti da tre distinti profili [FOTO], dei nuovi profili in corrispondenza delle prese dei freni posteriori [FOTO] finalizzate a realizzare un vero e proprio tunnel d’aria calda tra le ruote posteriori ed il diffusore. Come già visto nel corso dei test invernali, anche durante le prove libere la scuderia di Sir Frank ha fatto delle prove comparative tra il muso 2012 [FOTO] e la versione attuale. Tuttavia, pare che questi elementi non abbiano passato i nuovi test di flessibilità imposti quest’anno dalla Federazione.
Focus finale sulla Toro Rosso che ha introdotto un’ala anteriore dotata di upper flap caratterizzata da un soffiaggio non rettilineo ma a scalare [FOTO], al momento inedito in questo mondiale, mentre in casa Caterham è stata testata un nuova ala anteriore i cui upper flap vedono la presenza di una deriva curvilinea posta al centro degli stessi [FOTO].
L’appuntamento è ora tra due settimane in Canada, pista decisamente diversa da Montecarlo. La Mercedes sarà attesa alla conferma dell’ottimo risultato ottenuto nel Principato: un circuito “vero” come Montreal sarà la prova del nove per un monoposto in cerca del definitivo salto di qualità.