Monaco, la Lotus conquista un punto. Peccato per Iceman!
Il principale problema di Raikkonen si chiama Perez, quello di Grosjean si chiama… Grosjean. La Lotus torna a casa con un bottino magro, ma che rimonta per Kimi negli ultimi giri!
La Lotus torna da Montecarlo con un solo punto, quello guadagnato con le unghie e coi denti da Kimi Raikkonen. Mentre Romain “Gianburrasca” Grosjean ne combina un’altra delle sue e chiude con un ritiro una gara comunque incolore, condotta sempre nelle retrovie. Il GP di Kimi può essere diviso in due capitoli.
Nel primo attorno al finlandese accade di tutto: partenza, due safety car, una bandiera rossa con successiva ripartenza… ma lui quinto era e quinto rimane. La precisione, la freddezza, la costanza del pilota della scuderia anglo-francese è quindi superiore a tutto e tutti. Ma nulla può di fronte alla sfrontata incoscienza di Sergio Perez, che riesce a mettere a repentaglio la gara di molti colleghi, a cominciare dal suo stesso compagno di squadra, Button.
E qui comincia appunto il secondo capitolo, quello finale. Raikkonen, dopo il contatto col messicano al 70esimo giro, buca la gomma posteriore sinistra ed è costretto ad andare in pit per cambiare gli pneumatici quando manca ormai una manciata di giri al traguardo (nella foto il fulmineo intervento dei meccanici). Da quinto scivola così in 15esima posizione, ma non molla. Comincia a inanellare una serie di sorpassi non documentati dalla regia televisiva internazionale. Negli ultimi due giri riesce a sopravanzare ben quattro avversari e a chiudere decimo, agguantando così un punto.
Un inciso sul comportamento di Sergio Perez, a bordo della sua McLaren. Lo ha sottolineato lo stesso Fernando Alonso: Perez fa parte di quella schiera di piloti che non compete per la vittoria mondiale e non ha quindi nulla da perdere. Questo si traduce in una condotta di gara quantomeno spregiudicata, ma pericolosa per sé e per gli altri. Stavolta però lo stesso Perez paga la sua irruenza ed è costretto al ritiro, a causa dei danni riportati durante le numerose sportellate.
Ma tornando alla Lotus, Raikkonen, nella prima parte di gara, riesce a tenere il passo dei migliori, rimanendo saldamente in quinta posizione. L’unico vero rischio lo corre subito dopo il primo pit stop, quando per un pelo non perde la posizione a vantaggio di Alonso, che dopo la sosta ai box, quasi lo beffa finendogli davanti. Per il resto della gara però Alonso, con una Ferrari molto meno in palla rispetto al Bahrain, deve più che altro tentare difendersi da chi lo segue che pensare a chi lo precede. Le due safety car rimescolano un po’ le carte, ma la sostanza non cambia. Anche la bandiera rossa mette tutti nelle condizioni di dover ricominciare da capo. E Raikkonen lo fa con la consueta solidità: riparte ancora quinto e ci rimane. La sua strategia si differenzia però dai piloti di testa: mentre tutti si apprestano ad affrontare gli ultimi venti giri con le Pirelli P Zero Super Soft, Kimi mette le Soft.
Al 63esimo giro poi, l’altra faccia del GP monegasco della Lotus: quella di Grosjean. Il francese navigava in 15esima posizione, allorquando tampona malamente Ricciardo, arrivando lungo poco prima della curva 12, la Nouvelle Chicane. Romain si infila sotto il posteriore della Toro Rosso del pilota australiano. Lo arpiona, lo solleva, uncina il suo alettone posteriore e lo manda fuori. Alla Lotus provano poi a rimandarlo in pista, dopo la sostituzione del musetto. Ma un giro più tardi rientra per ritirarsi: temono per le sospensioni anteriori, evidentemente danneggiate nell’impatto. La sua manovra è finita sotto la lente d’ingrandimento dei commissari: Grosjean potrebbe subire un penalty da scontare in Canada.
Al 66esimo giro, ancora dietro la safety car, dal muretto comunicano a Raikkonen che il suo motore Renault sta perdendo molta acqua a causa dell’eccessiva temperatura. Ma il vero pericolo per Raikkonen, ormai certo del suo quinto posto, anzi molto vicino ad Hamilton per un possibile sorpasso, non è nelle temperature del propulsore, ma nell’esuberanza di Perez. Come detto il contatto con il pilota di Woking risulta fatale e porterà Kimi a raccogliere un solo punto. Iceman perde quindi punti preziosi nei confronti dei diretti avversari: Vettel e Alonso. Ma rimane secondo con i suoi 86 punti, dietro Vettel (107) e davanti ad Alonso (78).