Ultimatum Pirelli: “Serve nuovo contratto o lasciamo la F1”
Paul Hembery avverte: “Siamo in ritardo. Rischiamo di non poter avere il tempo di progettare le nuove gomme”.
Nessun patto della Concordia, nessun contratto con un fornitore di pneumatici. Questa la situazione politica oggi nel Circus, quando siamo quasi a metà del 2013. Una situazione a dir poco critica, specie per Pirelli che si ritrova ancora a non avere certezze per il futuro. Non è un segreto che la società milanese abbia serie intenzioni di rimanere in F1 – si parla di un altro triennio – ma l’accordo non è ancora stato stipulato.
Già lo scorso gennaio, durante la presentazione ufficiale della stagione motoristica, Paul Hembery ci aveva confermato che l’ideale sarebbe stato prendere una decisione già a fine aprile, per avere il giusto margine di progettare le nuove gomme o, nel caso opposto, ricollocare le 400 persone coinvolte nel progetto F1.
A Monaco, Paul Hembery ha voluto nuovamente sottolineare la criticità della situazione, affermando che se si tarda ancora non ci sarà più tempo sufficiente per progettare nuove gomme che si adattino ai nuovi regolamenti 2014. “Già lo scorso settembre abbiamo comunicato alle squadre il nostro bisogno di sapere qualcosa riguardo il futuro. Siamo oltre metà maggio e non abbiamo ancora un contratto firmato per la prossima stagione, potete rendervi conto da soli di quanto sia ridicolo. Vorrà forse dire che il prossimo anno non saremo qui comunque…”.
Quella di Hembery sembra più una provocazione. Perché è chiaro che, a questo punto dell’anno, anche l’arrivo di un nuovo fornitore di pneumatici non risolverebbe nulla, anzi. Potrebbe solo complicare le cose. “Prima o poi qualcuno dovrà decidersi”, sentenzia Hembery. “La situazione è di grave ritardo e i cambiamenti del prossimo anno sono così sostanziali da richiedere una rapida decisione”.
La data limite resta giugno. Perché oltre a mescole e strutture, il prossimo anno dovranno cambiare anche le misure delle gomme e tutto ciò influenzerà anche l’aerodinamica delle vetture. Di conseguenza, perdere tempo in quaste fase è sicuramente un danno sia per il fornitore di pneumatici che per le squadre stesse. “Più ritardiamo, più si avvicina il momento in cui dovremmo dire ‘beh, non abbiamo più tempo per fare il lavoro come si deve’.”