Pirelli, cambio in corsa. Le reazioni di Lotus e Ferrari
Il Team Principal della Lotus ritiene frustrante che si cambino gli pneumatici a metà stagione a causa delle lamentele di alcuni team. E sulla polemica delle quattro soste in Spagna torna la Ferrari, in un editoriale al vetriolo firmato dal Grillo Rampante.
Sono passati cinque giorni dal Gp di Spagna, ma rimane viva la polemica sulla resa delle PZero, innescata dagli strali del patron della Redbull Dietrich Mateschitz. Dopo l’annuncio del Direttore Motorsport, Paul Hembery, che, a partire dal Gp del Canada, la casa milanese porterà degli pneumatici che limiteranno i problemi di delaminazione e riusciranno a ridurre il numero delle soste a due/tre per gara, non si fermano i botta e risposta tra le scuderie, così come le speculazioni su chi ne uscirà meglio da questo cambio in corsa.
Così, se due giorni fa ad intervenire era stato Chris Horner, ieri è arrivata pronta la risposta da parte del Team Principal della Lotus, Eric Boullier. “Non sono molti gli sport in cui dei cambiamenti così importanti arrivano a metà della stagione. Immaginatevi per un momento che, in una partita di calcio, poiché una squadra non riesce a correre veloce come quella avversaria, venga ridotta la dimensione del campo a fine primo tempo”.
Boullier sostiene che lo scorso anno tutti i team hanno avuto informazioni sul comportamento delle Pirelli 2013 nello stesso momento, dunque tutti hanno avuto modo di sviluppare le proprie vetture in modo tale da fare il miglior uso possibile di queste gomme. “Certamente, alcune squadre hanno fatto un lavoro migliore di altre, e alcuni piloti sono più adattabili di altri ai cambiamenti nella macchina e nelle gomme”.
La Lotus, insieme alla Ferrari, è tra le scuderie che hanno fatto vedere le migliori prestazioni con le gomme PZero. Il cambiamento nelle mescole, con tutte le sue incognite, arriva inoltre in un momento in cui Kimi Raikkonen, vero osso duro sulla “lunga distanza” data la costanza nei risultati, si trova ad appena 4 punti da Sebastian Vettel e dalla vetta del mondiale piloti.
Boullier si mostra comunque ottimista: “Abbiamo un team di ingegneri e aerodinamici di talento che lavorerà il doppio del solito per fare in modo che l’adattamento a questi cambiamenti sia il più competitivo possibile”.
A gettare benzina sul fuoco, questa mattina, ci ha pensato la Ferrari, attraverso un’editoriale del Grillo Rampante intitolato, significativamente, “Ricordi di gomma”. L’articolo torna sulla polemica delle quattro soste per Gran premio: “Sono tempi difficili per chi non ha memoria. Forse condizionati dalla quantità di informazioni oggi disponibile, si parla troppo in fretta, dimenticandosi di fatti accaduti in un passato più o meno recente”, esordisce. “Ne è un esempio classico la vicenda del numero delle soste ai box. Alti lai si sono levati per sottolineare che diverse squadre – sia chi è salito sul podio sia chi c’è rimasto piuttosto lontano – hanno effettuato quattro pit-stop nell’ultimo Gran Premio di Spagna, rendendo la gara di difficile comprensione.”
“Peccato che queste anime belle fossero rimaste silenti due anni prima quando, sia sullo stesso Circuit de Catalunya che sul tracciato di Istanbul, cinque dei sei piloti che salirono sul podio fecero esattamente lo stesso numero di soste di Alonso e Massa domenica scorsa nel Gran Premio di Spagna”.
L’articolo ricorda come quattro soste furono quelle che consentirono a Michael Schumacher, nel Gp di Francia 2004, di imporsi su Fernando Alonso, allora in Renault. “E quel giorno, noi ce lo ricordiamo bene, tantissimi furono gli elogi per chi scelse quella strategia e per il fornitore di gomme che rese possibile massimizzare il potenziale della vettura. Oggi, invece, sembra quasi che ci si debba vergognare di aver scelto una strategia che, come sempre del resto, è volta a tirare fuori il massimo dal pacchetto che si ha a disposizione.”
C’è da chiedersi come in casa Red Bull tradurranno “alti lai”.