Mateschitz contro la Pirelli: “La F1 non è più automobilismo”
Il boss Red Bull furioso per il degrado delle gomme Pirelli dopo la non brillante gara spagnola: “In F1 ormai si pensa solo a gestire le mescole”.
All’indomani di una gara in cui le Red Bull non sono riuscite a tenere il passo delle Ferrari e della Lotus di Kimi Raikkonen, il magnate austriaco a capo della scuderia Campione del Mondo in carica sbatte i pugni sul tavolo, prendendosela con quello che ultimamente sembra essere l’ago della bilancia di tutte le prestazioni in F1. Mentre i vittoriosi ferraristi parlavano al telefono con il presidente Montezemolo, infatti, Dietrich Mateschitz faceva invece scottare a lungo (sembra per quasi un’ora) il telefono del patron della F1 Bernie Ecclestone. Oggetto dello sfogo: l’eccessivo degrado delle mescole Pirelli.
La situazione vista al Montmeló, dove la tattica a 4 soste si è rivelata quella vincente, ed altre tre forature si sono aggiunte ai già numerosi episodi del Bahrain, è stata definita critica dallo stesso direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery. E il boss Red Bull, in un’intervista ad AUTOSPORT, getta benzina sul fuoco.
“Quello che sta succedendo è sotto gli occhi di tutti. Questo non è più automobilismo: è solo una competizione di gestione delle gomme. Le vere gare di automobili sono differenti. In questa situazione non possiamo tirare fuori il massimo né dalla nostra macchina né dai nostri piloti. Non c’è più una vera battaglia per la Pole position, dato che in qualifica tutti pensano solo a risparmiare gli pneumatici per la gara”. Parole che sicuramente descrivono la situazione attuale del sabato in Formula 1, ma che al tempo stesso contrastano con il rifiuto da parte delle squadre di introdurre delle gomme riservate alla qualifica, come più volte ripetuto da Paul Hembery. “Se volessimo sfruttare al 100% la nostra vettura dovremmo fare otto o dieci soste in ogni gara”.
La questione sollevata da Mateschitz è stata affrontata più volte dall’arrivo di Pirelli in F1. Il produttore italiano sta di fatto rispondendo a specifiche richieste da parte di chi, nel 2010, riteneva che l’assenza di rifornimento e la resistenza delle gomme, eliminando il fattore strategie, avessero ormai annullato lo spettacolo durante le gare. Secondo il magnate austriaco, però, ci si è spinti ormai troppo in là. “Sì, l’obiettivo era quello di avere gare più emozionanti, con soste e strategie diversificate. Ma stiamo esagerando”.
Mateschitz non è certo il primo uomo Red Bull a lamentarsi delle mescole 2013. Ed al coro di insoddisfazione proveniente dai box dei Campioni in carica si aggiunge Helmut Marko: “Vi rendete conto che dobbiamo ripetere in continuazione ai nostri due piloti di stare attenti per risparmiare le gomme? Mi domando cosa si dirà quando tutte queste forature porteranno a gravi incidenti”.
L’opinione di Mateschitz è di fatto condivisa da molti appassionati. Le mescole Pirelli hanno certamente avuto un enorme impatto sul modo di concepire, gestire e vincere le gare: i piloti sono di fatto costretti a concentrarsi sulle proprie gomme molto più che sugli avversari. Ma quanto dello sfogo di Mateschitz è dovuto ad amore per il motorsport e quanto invece a frustrazione per un primato in Classifica magari non così dominante come vorrebbero a Milton Keynes? Che il degrado delle PZero debba essere oggetto di riflessione è un fatto ammesso dalla stessa Pirelli, ma non è sicuramente un caso che la frustrazione di Mateschitz esploda dopo una gara in cui la Red Bull non è parsa avere il polso della situazione quanto a strategie, e in cui sia Raikkonen che Alonso hanno accorciato le distanze dal leader della Classifica Vettel.
“Per una squadra favorevole a cambiare le gomme, ce ne sono altre contrarie“ afferma Paul Hembery. Ed Eric Boullier commenta infatti così la questione, esponendo il punto di vista della Lotus: “Può non essere piacevole, ma la situazione è questa. Tutti hanno le stesse gomme. Il problema non sono gli pneumatici: sta alle squadre farli lavorare al meglio. Alla Pirelli è stato chiesto di fare gomme che durassero 20 giri ed è quello che hanno fatto. Non c’è altro da dire”. Insomma, per Boullier una gara come quella di Barcellona può non rappresentare l’essenza della Formula 1, ma tutti hanno a disposizione le stesse armi per fare il massimo. Così come Vettel e Webber, allo stesso modo tutti i piloti corrono la gara consapevoli di dover essere gentili con le proprie mescole. Cambiare le regole in corso d’opera, secondo il Team Principal Lotus, sarebbe ingiusto.
La Pirelli, in poche parole, sembra avere davvero una bella gatta da pelare: in una situazione in cui trovare il giusto equilibrio è già complicato, ognuno sembra voler soltanto tirare acqua al proprio mulino.