Raikkonen secondo a Barça: Vettel è solo a +4
Kimi conclude il Gp di Spagna nella morsa delle Ferrari, racimolando punti importanti nella lotta iridata. Sfortunato l’altro pilota Lotus Romain Grosjean, costretto al ritiro per un cedimento strutturale della sospensione posteriore destra.
Kimi Raikkonen al titolo ci crede, eccome, e non lo nasconde:
“La gente non ci considera per il mondiale? Per me non è un problema, l’importante è che continuiamo a lavorare così. E poi gli sponsor si sono accorti delle nostre performance”.
Non sembra troppo provato dalla massacrante gara catalana, questo Raikkonen in modalità “Io Robot” che si dà un ritmo e lo mantiene per 66 giri. Un martello pneumatico, capace di impensierire le Ferrari e di annullare Vettel con un sorpasso di rara beltà e cattiveria.
Martello “pneumatico” in tutti i sensi questo Kimi qui, visto che il segreto di questa Lotus resta l’ormai arcinota capacità – sorprendente con queste Pirelli – di trattare le mescole con i guanti.
Anche a Barcellona, mentre gli avversari entravano e uscivano dalla pit-lane neanche fosse un Autogrill a metà agosto, Raikkonen ha adottato la sua tattica a risparmio, controllando le gomme e fermandosi una volta in meno rispetto ai diretti rivali per il mondiale.
Il “giochetto”, anche un po’ rischioso, gli ha permesso di avere la meglio su Sebastian Vettel e Felipe Massa. Mentre niente ha potuto la scuderia di Enstone contro la F138 di Fernando Alonso. Un binomio, quest’ultimo, irragiungibile per tutti a Montmelò.
“Non sono totalmente soddisfatto. Lo sarò quando riusciremo a mettere tutti i pezzi a posto e vincere. Vogliamo vincere le gare, non arrivare secondi. Almeno, sebbene abbiamo perso la gara, abbiamo avvicinato Vettel in classifica. Qualcosa di positivo c’è”.
Un Iceman quasi deluso si è dovuto accontentare a malincuore della terza piazza d’onore consecutiva, intrufolandosi sornione nella festa sul podio della sua ex squadra rossa.
Più che un infiltrato, un guastafeste, che parla con Domenicali sottovoce, che sfida Nando guardandolo negli occhi. Due vecchi amici-rivali che quest’anno sono pronti a riecheggiare i fasti del 2005.
Per ora è il finnico che precede il collega spagnolo in classifica, e bracca il campioncino Vettel. Raikkonen, zitto zitto, è a sole quattro lunghezze dal pilota della Red Bull.
E la sua costanza spaventa un po’ tutti. La Lotus e il suo condottiero non ne sbagliano mezza. E sebbene l’uomo ghiaccio l’abbia trovato più amaro del voluto, perchè non è stato al sapore di vittoria, è comunque il caso di dire: champagne!