GP Spagna: Ferrari, manca l’acuto. Alonso 5°, Massa 6°
A Barcellona le Rosse non vanno oltre la terza fila. Conta la gara, ma qui la posizione in griglia è sempre stata decisiva per la vittoria.
Che la Ferrari e i suoi piloti non siano la combinazione migliore per il sabato è cosa nota, ed aspettarsi una prima fila tutta Rossa era probabilmente un’esagerazione. Ma ottenere la peggior qualifica dell’anno dopo delle prove libere piuttosto incoraggianti lascia sicuramente l’amaro in bocca ai tifosi Ferrari. Al termine della sessione del Montmeló, l’eroe di casa Fernando Alonso deve accontentarsi della quinta posizione a mezzo secondo dal poleman Rosberg, mentre Felipe Massa ottiene la sesta piazza, con un solo millesimo di ritardo dal compagno di squadra.
Nel Q1 Alonso fa segnare un tempo di 1.22.264, Massa 1.22.492, che gli valgono rispettivamente la seconda e terza posizione tra i gommati Hard. Nella seconda fase i ferraristi montano la mescola più morbida e il cronometro si ferma sull’1.21.646 per Alonso e sull’1.21.972 per Massa: i due si accaparrano provvisoriamente la prima e quarta posizione e scelgono di restare fermi ai box ad attendere la fase successiva, scalando in terza ed ottava piazza dopo il secondo run dei rivali.
Prima che scatti il Q3 arriva un comunicato dei commissari riguardante Felipe Massa, reo di aver ostacolato un giro lanciato di Mark Webber durante una sua tornata molto lenta nel Q2, in un episodio che verrà discusso al termine delle Qualifiche.
L’azione in pista, comunque, prosegue. Dopo il primo tentativo della terza fase, Alonso – tra i cinque piloti che scelgono di scendere subito in pista – è secondo con 1.21.228, Massa terzo a 39 millesimi dal compagno di squadra. Ma arriva il secondo tentativo, e con esso l’amaro in bocca per i tifosi Ferrari: il miglioramento tra i due run è esiguo, e il quasi inatteso – ma non troppo – ruggito delle Mercedes completa il risultato: Alonso è solo quinto, con un tempo di 1.21.218, mentre il compagno di squadra finisce per un soffio (0.001) alle sue spalle.
Siamo solo al sabato, e Fernando Alonso ostenta serenità: “Sono molto tranquillo, penso che la qualifica è sempre il punto del weekend in cui soffriamo di più mentre il punto di forza è sempre la domenica. La quinta posizione, sul lato pulito, non è male, e comunque rappresenta il nostro potenziale oggi. Penso che la gara può andare molto bene, il passo gara visto ieri sembrava positivo, e storicamente alla domenica andiamo bene”. C’è da dire, però, che se gli ultimi anni della Ferrari hanno insegnato qualcosa è proprio che un vantaggio nel passo gara può dare il massimo dei frutti fino a quando non è ostacolato da una posizione troppo arretrata in griglia. Insomma, tutto ok fino a quando si parte nelle prime due file, ma dalla terza anche la gara è più complicata. Il Vicecampione però non sembra voler rinunciare a sognare in grande: ”Domani non vedo nessun motivo per non lottare per il podio e speriamo anche per la vittoria. In prima fila ci sono Mercedes e sappiamo che soffrono un po’ di più degli altri in gara: tre settimane fa sono partiti in Pole e hanno chiuso in nona posizione”.
In attesa della decisione dei commissari, il brasiliano Felipe Massa minimizza l’accaduto con Mark Webber: ”Quando ho visto che era dietro di me ho provato a spostarmi sula destra, ma lui mi ha sorpassato in quel momento e non ho potuto. Non credo sia stato un grosso problema, comunque, perché lui stava girando con le gomme usate, e il giro veloce l’ha fatto dopo quel momento. Non credo succederà niente”. Quanto al risultato della sessione, Massa nega di essere sorpreso dal passo Mercedes, nonostante un differente lavoro nelle libere rispetto alle altre scuderie avesse un po’ nascosto gli uomini di Brackley: ”Non sono stupito, qui erano veloci anche durante i test. Per la gara non saprei, ma la loro velocità in qualifica non mi sorprende”.
Insomma, il leitmotiv è sempre lo stesso: la gara è domani. E sulla stessa lunghezza d’onda sono le dichiarazioni di Domenicali, che però probabilmente sperava in un miglior risultato in occasione del suo compleanno: ”Complimenti alle Mercedes, che come abbiamo visto sono molto forti nel giro secco. Domani valuteremo se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno. Con le prime file non si fanno punti, anche se chiaramente il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualifica. Domani in ogni caso saranno 66 giri intensi”.
Dal 1996 il GP di Spagna è vinto da un pilota scattato dalla prima fila, ma la Ferrari proverà a dimostrare che quest’anno la qualifica conta davvero meno che negli anni passati. Una partenza a razzo come quella con cui Alonso portò la F150 dalla quarta posizione alla prima, proprio qui al Montmeló due anni fa, sarebbe sicuramente il migliore inizio della rimonta a Sebastian Vettel.