Sempre più incerto il futuro del GP d’America

La gara del New Jersey, che doveva entrare in calendario a partire da questa stagione, rischia di non debuttare nemmeno il prossimo anno.

new-yorkGli Stati Uniti rischiano di non avere il tanto agognato doppio appuntamento nel calendario della Formula 1: il GP d’America, in programma sulle strade del New Jersey, è sempre più a rischio cancellazione dopo che anche il direttore marketing Trip Wheeler e il direttore finanziario Michael Cummings hanno abbandonato il progetto, così come aveva fatto in agosto il presidente Tom Cotter.

Il sogno di Bernie Ecclestone di portare la Formula 1 in una delle città più importanti del pianeta come New York rischia quindi di infrangersi, dato il rinvio della passata stagione e dalle continue voci di difficoltà nella realizzazione di un tracciato che avrebbe come skyline il distretto di Manhattan. Nessun allarme però dagli organizzatori della corsa, i quali ribadiscono nuovamente di poter riuscire a portare il Circus nel New Jersey, sottolineando che i lavori per la realizzazione del Port Imperial Street Circuit sono a buon punto: “I progressi per organizzare la gara, inclusi permessi e costruzioni, stanno proseguendo in linea con i tempi previsti per poter organizzare la gara nel 2014 e presto saranno nominati i sostituti nei ruoli lasciati vacanti”.

Di diverso parere Christian Sylt, esperto del business che ruota intorno al mondo della Formula 1: “Sarei davvero sorpreso se si corresse. Ho delle prove che gli organizzatori non hanno ancora trovato i fondi necessari per ospitare la gara e, soprattutto, che abbiano trovato un accordo definitivo con Bernie Ecclestone“.

Con un calendario che ha raggiunto il limite delle 20 gare (dal 2014 è certo l’ingresso del GP di Russia) e con molti paesi, come la Thailandia, che sono in trattative molto avanzate con la FOM, è sempre più difficile che la Formula 1 sbarchi effettivamente il prossimo anno nel New Jersey, a meno di eventuali colpi di scena da parte di chi, da sempre, sogna di portare la propria creatura nella città della grande mela.

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