McLaren realista verso la Spagna. “Problemi di correlazione”
Jenson Button e Jonathan Neale smorzano le aspettative riguardo agli sviluppi previsti sulla MP4-28 per Barcellona. Ma per dichiarare la McLaren fuori dalla lotta al Titolo “è ancora presto”.
La pausa tra il GP del Bahrain e quello di Spagna sta per giungere al termine, ed ogni squadra si appresta a mostrare in pista i frutti del lavoro svolto in fabbrica nelle ultime tre settimane. Molta attenzione sarà rivolta agli uomini McLaren, chiamati ad un importante salto di qualità per migliorare le sorti di una stagione che, nelle prime quattro gare, ha portato a Woking solo 23 punti.
Mentre Perez sembra più lanciato che mai, dopo aver definito il GP del Bahrain come “il vero punto di partenza” della stagione per la sua squadra, i suoi compagni di box sembrano voler restare con i piedi ben saldi a terra. In primis il suo collega Jenson Button, che cerca di minimizzare l’attesa che si sta creando attorno agli aggiornamenti previsti sulla MP4-28: “Si è parlato molto dell’importanza dei prossimi sviluppi, ma in realtà fanno semplicemente parte del continuo lavoro che si effettua durante la stagione. Come sempre, ci saranno elementi che si comporteranno come atteso ed altri che invece funzioneranno in maniera diversa o minore del previsto. Quindi sono realista riguardo a ciò che scopriremo il prossimo weekend. Ovviamente spero che ci farà fare un passo verso la nostra meta”. Ovvero, verso una vettura che possa riportare sul podio la seconda squadra più titolata della storia della F1.
Pur non volendo lasciarsi andare all’ottimismo, Button sottolinea un elemento positivo della gara di Barcellona: “È stata dura per la squadra fare un miglioramento costante durante le prime quattro gare, ma credo che tornare sul circuito dove abbiamo svolto due dei test pre-stagione ci darà un giusto metro di paragone sui nostri sviluppi fino ad ora”.
Già, perché quello che sembra mancare a Woking è proprio un punto di riferimento che aiuti a capire meglio il comportamento dell’ultima nata. Mancanza di correlazione: la nuvola di Fantozzi che aleggiava su Maranello sembra essersi spostata in Inghilterra. “Essenzialmente, stiamo cercando di risolvere un problema di correlazione“ ha dichiarato infatti il Managing Director Jonathan Neale.
Trovare una soluzione è ovviamente la prima cosa da fare: avere una discrepanza fra dati in fabbrica e dati in pista significa compromettere tutto lo sviluppo futuro, affidandolo praticamente alla fortuna. “Se lavori con continui dubbi come “fermi tutti, cos’è andato storto?, cos’abbiamo sbagliato?, come lo sistemiamo?”, allora è probabile che alla fine tornerai a farti queste domande”. E, considerando l’intenso lavoro necessario per il 2014, questi punti interrogativi potrebbero non ricadere solo sulla MP4-28.
Per quanto la situazione sembri nera, comunque, Neale afferma che la squadra vuole solo mettersi in condizione di lavorare con calma, cercando di proteggersi dalla pressione sempre più alta di stampa, sponsor e tifosi: “C’è un buon motivo per cui sia Jenson che io vogliamo mantenere un basso profilo. Nessuno di noi vuole esporsi alle critiche facendo previsioni basate sul nulla”. Fare previsioni, infatti, sarebbe “impossibile e poco saggio”: “È ovvio che tutti vogliano sentirci dire se saremo in pole position o meno, ma la competizione è alta. I nostri miglioramenti dipenderanno anche dal lavoro degli altri”.
Neale sottolinea, però, che nessuno a Woking ha ancora gettato la spugna, nonostante i 64 punti di svantaggio in Classifica Piloti e gli 86 in quella Costruttori. A chi gli chiede se la McLaren sia ormai fuori dalla lotta al Titolo, il Managing Director risponde: “La stagione è ancora lunga, e sarà meglio fare commenti del genere quando saremo più vicini alla pausa estiva“. Quando molte energie andranno ormai necessariamente rivolte al 2014.