Shanghai, Lotus ancora al top: Kimi 2° col brivido
Il team principal della Lotus, Eric Boullier, ammette che Alonso e la Ferrari sono stati i migliori in Cina. Ma Enstone promette battaglia, e niente sembra impossibile con un Kimi Raikkonen in forma così smagliante, capace di chiudere secondo con il muso rotto e l’alettone danneggiato.
La E21 ha pattinato in partenza, così Kimi Raikkonen ha vanificato il suo best lap di sabato. Ma il finlandese non si è scoraggiato, nonostante Mercedes e Ferrari si involassero davanti.
Una gara rocambolesca la sua, fatta di sorpassi, emozioni e contatti. E conclusa con una piazza d’onore che tiene in gioco l’entusiasmo e le ambizioni di Enstone.
Non è stata la Shanghai che il filandese sognava “Volevo vincere” ammette il finnico che però nel gioco degli stop scivola dietro a un pilota cattivo come Perez, e lì sono guai. Perchè Kimi è molto più veloce, ha le gomme più fresce. Ma il messicano della McLaren non esita a zigzagare, spingendo Raikkonen verso l’esterno del cordolo.
Inevitabile il contatto, nel quale il pilota Lotus danneggia ala e musetto: “Perez mi ha spinto sul cordolo, non c’era spazio e l’ho colpito” Serafico il commento nel post-gara, ma Iceman via radio si è “sciolto” un bel po’, incavolandosi non poco con il ragazzino di Woking.
Con il muso rotto e l’ala col nolder sinistro a brandelli, il finlandese è riuscito comunque a mantenere un gran passo gara, avendo la meglio su un agguerritissimo Lewis Hamilton. Sotto la bandiera a scacchi ecco il secondo posto, il milgior risultato possibile.
“Alonso oggi è stato più bravo, la Ferrari era imprendibile. Kimi ha fatto una buona gara, peccato per la partenza” Così Eric Boullier, team principal della Lotus.
Dello stesso avviso lo stesso Kimi: “Speravo di vincere ma dopo la brutta partenza va più che bene così. La monoposto si è comportata benissimo, il contatto con Perez mi ha procurato solo un leggero sottosterzo. Forse senza quel contatto saremmo stati più competitivi. Ma comunque il mondiale è lungo, possiamo ritenerci soddisfatti”.
Dai “pattini” in partenza, al mezzo incidente con la McLaren, per finire poi su un podio dal sapore di conferma. La Lotus c’è e con lei un pilota per la ventesima volta consecutiva a traguardo.
Costante, consistente e soprattutto velocissimo. Fattore Alonso per la Ferrari, fattore Raikkonen per la Lotus. Un binomio, quest’ultimo, che in queste prime tre gare si è presentato a tutti quale avversario a dir poco ostico in ottica titolo.