Button: “Non mi aspettavo certe parole da Vettel”
Il pilota inglese stigmatizza l’atteggiamento “cattivo” del pilota della Red Bull. “Non capisco perchè abbia fatto queste affermazioni, mi ha sorpreso”. Vettel è stato molto criticato nel paddock per aver ammesso di non provare alcun rimorso per il sorpasso realizzato ai danni di Webber in Malesia.
Asia per Asia, dalla Malesia alla Cina a tenere banco è ancora la questione Red Bull. Polemica alimentata a gran voce da un Vettel egocentrico, a tratti arrogante, mai veramente pentitosi del sorpasso traditore effettutato ai danni di Mark Webber a Sepang.
“Ero più veloce, l’ho sorpassato e ho vinto. Corriamo per questo, sono pagato per questo”. Questo in sintesi il pensiero di Vettel, che ha fatto storcere il naso a più di un collega nel paddock. Ci si è messo dapprima Fernando Alonso che ha sottolineato come lui mai e poi mai avrebbe disobbedito a un ordine impartito dal muretto Ferrari.
E’ stato poi il turno di Jenson Button. L’alfiere della McLaren, nonchè campione del mondo nel 2009, dall’alto della sua esperienza non ha nascosto la perplessità per l’atteggiamento assunto dal tedeschino della Red Bull:
“Tanti piloti hanno vinto mondiali senza comportarsi così. Sono davvero rimasto meravigliato del suo comportamento. Vettel è un pilota di talento e la squadra lo ama, lui sembra un bravo ragazzo e onestamente non mi aspettavo queste parole. Ma ovviamente lui sapeva bene cosa faceva e ha deciso così”.
Sebastian ha deciso di ignorare i team radio, i vari Multi-21 urlatigli nelle orecchie e di prendersi la vittoria a Sepang. Al diavolo gli ordini di scuderia. Anche su questo punto Button critica il collega:
“A me neanche piacciono i giochi di squadra, ma sono legali e dobbiamo adeguarci. Se il team fa una scelta dobbiamo rispettarla, corriamo per loro non soltanto per noi”.