Todt: “Non tocca alla FIA imporre una riduzione dei costi”

Il Presidente della FIA ha ammesso che solamente i team, insieme alla FOM, possono concordare un reale limite dei costi. Il compito della Federazione rimane limitato al campo delle regole.

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Jean Todt, attuale Presidente della FIA, è tornato a parlare di riduzione dei costi in Formula 1. Lo ha fatto in maniera alternativa, concentrando la sua attenzione sulla necessità delle squadre di aprire le porte a piloti paganti pur di far quadrare i conti. Una condizione che, secondo il manager francese, è un chiaro segnale di crisi.

“Non penso che sia normale avere la metà dei piloti in griglia che pagano per correre. La F1 è l’apice del motorsport mondiale e non è né giusto, né normale che i piloti debbano pagare per poter partecipare”, ha ammesso Todt.

La posizione del francese è interessante e tira fuori la FIA dall’avere un ruolo propositivo nella questione: “Sono i team che devono trovare un accordo, insieme al detentore dei diritti commerciale. Noi siamo solo i garanti delle regole. Se i team non vogliono ridurre i costi, non possiamo intervenire noi dall’alto”, ha concluso.

La situazione rimane sempre appesa ad un filo, considerando anche le recenti dichiarazioni di Chris Horner che ha snobbato, ancora una volta, il Resource Restriction Agreement. Mentre Todt dice che la FIA non ha nessun ruolo nel contenimento dei costi, il Team Principal della Red Bull è apparso di altro parere, dato che aveva sottolineato come “Solo con regole tecniche stabili nel tempo si può pensare a ridurre i costi in F1”.

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