Horner sul pass-gate: “Webber avrebbe fatto lo stesso”
Il capo della Red Bull chiude la questione, affermando che un sorpasso come quello di Vettel appartiene alla mentalità di tutti i piloti competitivi. “Basta ipocrisia per demonizzare Seb” afferma Horner “è una manovra che avrebbero fatto anche Alonso, Hamilton e lo stesso Mark”.
Il team principal della Red Bull Racing a quasi una settimana di distanza dal Gp della Malesia, è tornato a parlare del discusso sorpasso di Sebastian Vettel ai danni del compagno Mark Webber.
Dopo le accuse e le richieste di spiegazioni, dopo la “stretta di mano” avvenuta a Milton Keynes tra i due alfieri bibitari, stavolta il tono del direttore del team è diverso, un po’ per mettere definitivamente una pietra sopra alla questione, un po’ per riabilitare l’immagine di Vettel.
“I nostri piloti sono entrambi competitivi, ed entrambi corrono duramente l’uno contro l’altro. Il rapporto è difficile da Instanbul 2010, è una cosa che noi dobbiamo gestire. La cosa che conta è che si rispettino in pista quando lottano”.
A detta di Chris Horner Vettel e Webber non si fidano più l’uno dell’altro, comportandosi più da avversari che da compagni di squadra, eppure il manager inglese stigmatizza quella che secondo lui è stata una ventata di ipocrisia:
“Quello che è successo domenica è stato un episodio infelice, ma non diciamo che capita solo a noi…Fernando Alonso o Lewis Hamilton si sarebbero comportati come Sebastian, anche Mark se si trovava dietro avrebbe fatto la stessa cosa. Non prendiamoci in giro condannando Vettel, è una manovra che appartiene al DNA di qualsiasi pilota competitivo”.
Detto così sembra quasi che, passata la tempesta mediatica, Vettel abbia fatto bene. Su questo punto però Horner resta sulle sue posizioni: “Webber ha capito che non c’è stato nessun complotto ai suoi danni. La nostra priorità era quella di chiudere quanto prima la gara, evitando ogni rischio partendo dal degrado delle mescole. Per noi la gara la doveva vincere Mark”.