Bianchi e la Marussia? Un po’ come Alonso e la Minardi…
Il pilota francese è ottimista circa la possibilità di conquistare punti in questa stagione, nonostante il piccolo budget della Marussia non offra grandi possibilità di sviluppo.
Seppur sia decisamente presto per giudicare, Jules Bianchi ha già sorpreso parecchie persone nel Circus della Formula 1. Il giovane pilota di punta della Ferrari Driver Academy ha strappato un accordo con il team giusto in tempo per fare il sedile e provare la macchina in un giorno e mezzo di test.
Lui non s’è fatto sorprendere e ha messo insieme tutto ciò che aveva imparato in Ferrari e Force India per regalarsi un bel debutto. Quindicesimo in Australia, tredicesimo in Malesia. Soprattutto, sempre nettamente davanti al compagno di squadra Chilton. Un debutto talmente positivo e concreto che qualcuno ha già paragonato a quello di Alonso con la Minardi nel 2001. In quella stagione, lo spagnolo esordì con un dodicesimo posto in Australia e tredicesimo in Malesia.
Jules però resta con i piedi ben saldi al terreno, pur ritenendosi soddisfatto del lavoro che sta facendo la Marussia. E più passa il tempo, più sembra aumentare la fiducia che – nonostante il piccolo budget a disposizione – l’obiettivo di fare il salto a centro gruppo è realisticamente raggiungibile. Lo stesso Andy Webb, amministratore delegato del team, ha dichiarato alla Reuters: “Sono pronto a scommettere che batteremo la Caterham in questa stagione. Consiglio anche una scommessa sul fatto che Marussia conquisterà il primo punto in questa stagione”.
E con il pilota francese così consistente nelle performance, le possibilità che questo diventi realtà, aumentano. Jules ha ammesso: “Fondamentalmente, il potenziale c’è. Sia per la squadra che per me. In Malesia eravamo solo tre decimi più lenti della Williams in qualifica. Rispetto all’anno scorso, loro erano più veloci di due secondi. Se continuiamo così, possiamo cominciare a pensare anche alla qualificazione in Q2 e a quel punto si può anche sognare la conquista del primo punto iridato”, ha concluso il francese.