Button, che occasione persa ai box! Perez è 9°
Un clamoroso errore al terzo pit stop fa sfumare a Button la possibilità di giocarsi addirittura il podio. Perez recupera 2 punti.
Jenson Button non voleva la pioggia e aveva ragione: la sua McLaren sull’asciutto reggeva il passo dei migliori. Quando si stava per delineare un’interessante scenario per la McLaren, un errore clamoroso di fissaggio dell’anteriore destra distrugge la gara di Jenson, facendogli perdere addirittura un giro. Chiude invece 9° il messicano Perez, autore del giro più veloce della gara: McLaren in ripresa, così come dimostrato da Button, a lungo in grado di controllare il passo gara di Mercedes e, a tratti, anche della Red Bull.
Nonostante un inizio di gara umido che obbliga i piloti a montare gomme intermedie, Button è autore di una grande partenza, la quale gli permette di chiudere in quarta posizione il secondo giro. Ben presto sull’umido Rosberg ha la meglio su di lui. Jenson, una volta passato alle gomme d’asciutto, riesce però a non far allontanare troppo le Red Bull e le Mercedes che lo precedono.
Quando gli avversari anticipano la loro terza sosta, Button si trova al comando con la possibilità di ritardare la terza sosta per poter poi arrivare fino alla fine senza ulteriori fermate. Rientra ai box al 35° giro dopo esser stato passato da Webber. L’anteriore sinistra non viene però avvitata correttamente, a Button viene dato il via e così l’inglese è costretto a fermarsi dopo dopo pochi metri evitare di perdere completamente lo pneumatico.
La sua gara è compromessa, tanto da perdere addirittura un giro e ritrovarsi (seppur in 14° posizione) proprio dietro alle Mercedes con le quali avrebbe dovuto lottare. La dimostrazione che la McLaren oggi aveva un buon ritmo è data proprio dalla superiore velocità che Button ha mostrato nei confronti di Rosberg e Hamilton, con l’inglese della McLaren che una volta liberatosi dei piloti Mercedes ha segnato i suoi migliori tempi. A due giri dal termine il team chiede a Jenson di ritirarsi mentre occupava il 12° posto.
Amareggiato del risultato e consapevole anche del fatto che le Mercedes erano alla sua portata, JB ha ammesso: “E’ facile dire che avremmo potuto salire sul podio dato che mi sono ritirato e molta gente non sarà d’accordo, ma sono certo che avremmo lottato con la Mercedes per un posto sul podio. Dovevamo fare una sosta in meno, non so come sarebbe finita, ma se andava male finivamo 5°“. Button poi guarda il lato positivo della gara, ovvero il miglioramento mostrato in gara: “Siamo migliorati, non pensavamo di avere il passo per poter chiudere 5° ieri. Sono felice solo di questo, perché è davvero frustrante sapere di aver perso 10 punti. Ora dobbiamo migliorare ancora un po’ in Cina” ha concluso.
Whitmarsh si è soffermato sull’errore che è costato caro a Button: “Per circa 120 millesimi Jenson ha avuto il semaforo verde ed è giustamente partito, è stato in linea al tempo di reazione. I nostri ragazzi stanno cercando di fare fermate sempre più veloci, hanno sempre molta pressione addosso in quegli istanti e l’errore umano si è tramutato in luce verde, la quale è controllata da dei sensori azionati dai meccanici. Non è stato quindi un errore del sistema”.
Anche Perez nelle prime fasi di gara guadagna due posizioni, chiudendo il secondo passaggio in 7° posizione. Il suo passo gara non è come quello di Button, tanto che il messicano deve lasciare passare Hulkenberg e le Lotus di Grosjean e Raikkonen, con le quali lotterà a lungo durante la gara, galleggiando sempre al limite della zona punti. Anche lui alle prese con la stessa strategia del compagno, Sergio lotta continuamente con le Lotus, cercando di tenersele dietro più che può. Nel finale deve però lasciare strada prima a Raikkonen e poi a Hulkenberg, con il team che chiede di effettuare un’ulteriore sosta a due giri dalla fine per via di una gomma che ha una lenta foratura in corso. Perez taglia il traguardo così in 9° posizione e con il giro più veloce, portando a casa i primi punti della stagione.