Lotus, Allison cauto: “Presto per dire se possiamo ripeterci”

Il DT Lotus parla del punto di forza del team di Enstone, che a Melbourne con Raikkonen ha sfruttato al meglio le nuove Pirelli: “La linea tra una sosta in più o in meno è sottile”.

allison lotusLa strategia a due soste con cui Kimi Raikkonen ha conquistato la vittoria all’Albert Park ha confermato le previsioni di team e piloti per cui la gestione delle gomme sarebbe stata la variabile più importante del weekend.

Il team di Enstone ha portato ancora una volta in pista una vettura estremamente gentile con le Pirelli PZero, ma sarebbe ingiusto dare ogni merito alla macchina, considerando le tre soste effettuate da Romain Grosjean, che non è riuscito a ripetere l’impresa di Iceman.

Sicuramente la E21 non è una mangiagomme, ma il Direttore Tecnico James Allison invita alla calma, dichiarando ad AUTOSPORT che l’impresa potrebbe non essere ripetibile in ogni circuito ed in ogni condizione. E il ruolo del pilota è tutt’altro che secondario“La macchina è buona, entrambi i piloti si sono sentiti a loro agio fin dall’inizio. Ma non è affatto detto che potremo essere così competitivi e trattare così bene le gomme anche altrove. La linea tra le due soste che è riuscito a fare Kimi e le tre di Romain è sottile”.

Quello che è certo è che a Melbourne il ritmo sul giro secco ha avuto poca importanza rispetto alla gestione delle gomme in gara, a causa delle caratteristiche delle nuove Pirelli. E se questa situazione dovesse ripetersi nelle altre gare, la Lotus e Iceman potranno dire la loro in più di un’occasione: Sul giro secco siamo il terzo o quarto team, e questo significa che in qualifica siamo tra la quinta e l’ottava posizione. I dati dicono che, in gara, possiamo essere competitivi in molti circuiti. La situazione gomme non è così dura come qualcuno si aspettava, ma è vero che sono più delicate rispetto all’anno scorso. Quindi la qualifica è meno importante di quanto fosse alla fine del 2012, perché non ci vogliono molti giri per livellare i valori in pista se il degrado fa perdere due o tre decimi a tornata”.

È pur vero che, proprio in virtù di questo, già da Sepang potrebbero essere tanti i team che sceglieranno di puntare maggiormente sulla gara, sacrificando il loro ritmo in qualifica e dando un quadro diverso da quello visto in Australia. Ogni GP porta con sé nuovi interrogativi. La Malesia è già pronta a risolverne alcuni, e a porne altri.

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