Solo due punti per la McLaren in Australia
Il team di Woking lascia Melbourne con due punti e la consapevolezza che sarà un inizio stagione tra i più difficili degli ultimi anni.
Le difficoltà annunciate alla vigilia si sono concretizzate sia in qualifica che in gara, sia col bagnato che con l’asciutto: la McLaren ottiene solo due punti grazie al 9° posto di Jenson Button. Il compagno di scuderia – Sergio Perez – al debutto con il team inglese, ha chiuso all’11° posto ad un soffio dalla zona punti, mancando così l’obiettivo minimo prefissato per questa gara inaugurale per entrambi i piloti.
Le qualifiche avevano visto una McLaren in difficoltà anche sull’umido, con i piloti del team inglese che han tentato strategie alternative per guadagnare posizioni in griglia, non ottenendo però grandi risultati. Button ha raggiunto la Q3 chiudendo in 10° posizione, Perez ha fatto una (doppia) scelta quantomeno discutibile sull’utilizzo di gomme super soft su asfalto umido, non andando oltre il 15° posto sulla griglia di partenza.
Con queste premesse la McLaren ha iniziato la gara puntando comunque alla zona punti: lo start di Button è stato buono, con il pilota di Frome che ha guadagnato una posizione. L’altissimo degrado delle gomme super soft costringe Button al primo stop dopo soli 4 giri, mantenendosi però in linea per l’obiettivo 10° posto. Obiettivo che viene centrato senza clamore, chiudendo però con un distacco preoccupante dal vincitore di un minuto e 20 secondi e con un passo gara di certo non al livello dei migliori.
Molto preoccupato nel dopo gara il Campione del Mondo 2009, il quale esprime tutte le difficoltà attuali della McLaren. “C’è un sacco di lavoro da fare e la situazione non può cambiare dall’oggi al domani. Non credevo di arrivare a punti oggi” ha dichiarato uno sconsolato Button. “Penso che dobbiamo essere contenti di questi due punti, il che è tutto dire, non possiamo essere davvero felici, noi siamo la McLaren. Cercando di guardare positivo, anche l’anno scorso a Silverstone sono arrivato 10°, poi abbiamo recuperato, anche se quest’anno non sarà così facile” ha ammesso Jenson.
Essendo stato escluso nel Q2, Perez ha potuto scegliere di partire con le medie: scelta che paga, perchè oltre ad un ottimo guizzo iniziale, Perez risale per le soste altrui anche fino al 7° posto. L’emblema dello stato di forma della McLaren è però l’impossibilità di opporre resistenza a Vettel, Massa, Alonso e Raikkonen, che passano il messicano in poco meno di due giri. Come il compagno Button, Perez opta per le tre soste e tenta di entrare la zona punti, tentando fino all’ultimo di strappare la decima posizione alla Lotus di Grosjean.
Debutto non certo da ricordare per Perez nel nuovo team. “Manca downforce, manca stablitità. Abbiamo più di un problema e non siamo veloci abbastanza” ammette Perez, il quale nega la possibilità avanzata da Withmarsh di tornare alla vettura 2012: “Non ci sono possibilità per un cambiamento simile, dobbiamo solo alzare la testa e lavorare. La macchina ha potenziale e dobbiamo solo capire come estrarlo”.