In gara, la Ferrari c’è. Alonso 2°, Massa 4°. “Un buon inizio”
Ancora una volta la vettura di Maranello migliora le sue prestazioni sulla lunga distanza. Alonso lotta per la vittoria, Massa è ritrovato. “C’è ancora da lavorare, ma siamo lì”.
Se dopo le qualifiche la prestazione della Ferrari aveva lasciato l’amaro in bocca ai suoi tifosi – con il distacco dalla Red Bull che ha raggiunto di nuovo il secondo, ed il sorpasso subito dalla Mercedes rispetto al finale della scorsa stagione – la gara ha dato ancora una volta segnali nettamente differenti. In una corsa divertente ed incerta, le Rosse sono state sempre in lotta per le prime posizioni: Fernando Alonso ha centrato l’obiettivo dichiarato prima dell’arrivo in Australia, salendo nuovamente sul podio, mentre solo una strategia imperfetta ha impedito a Massa di fare altrettanto, dopo aver dimostrato per tutto il GP un ritmo tutt’altro inferiore a quello del compagno di squadra.
Alla partenza le Ferrari sono ancora una volta tra le migliori: Massa agguanta subito la seconda posizione ed Alonso sale in quarta piazza dietro ad Hamilton, che successivamente supererà all’esterno. Fernando tenta poi l’attacco al compagno di squadra, che però non accenna ad abbassare la guardia e riesce a mantenere il suo vantaggio.
Vettel, in testa, accumula due secondi di vantaggio sul duo rosso nel solo primo giro, ma i déjà-vu del 2011 terminano qui: Massa si rifà subito sotto al Campione del Mondo in carica, con Alonso sempre negli scarichi. Dopo il primo turno di pit-stop, si forma un trenino capeggiato da Sutil (che, partito su Pirelli Medium, ancora non aveva effettuato la sua sosta) seguito da Vettel, Massa ed Alonso. La situazione resta invariata per diversi giri, ed è qui l’episodio chiave della gara dei due ferraristi: Fernando Alonso sceglie di anticipare la seconda sosta alla 20esima tornata, sfruttando il suo set di medie per soli 11 giri, nel tentativo di approfittare di coperture più nuove e di una pista libera per sopravanzare la Red Bull e Felipe Massa. Il brasiliano sceglie invece di proseguire, ma le gomme lo abbandonano rapidamente. La mossa dello spagnolo è vincente, e nel giro di qualche tornata Vettel e Massa sono alle sue spalle. Da sottolineare anche l’efficienza dei meccanici Ferrari, rapidissimi in tutti i pit stop effettuati oggi.
Da questo momento i due ferraristi corrono due gare differenti. Fernando Alonso spinge per recuperare il gap dalla testa della corsa e si rende protagonista di un duello agguerrito contro Lewis Hamilton (che tentava una strategia a due soste) al 30esimo giro. Nonostante debba rientrare ai box al termine della tornata, Lewis Hamilton si difende con il coltello tra i denti e chiude la porta a tutti i tentativi sull’esterno di Alonso, con una staccata al limite che lascia il fiato sospeso agli appassionati. Una battaglia serrata e corretta che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la classe dei due Campioni del Mondo. Successivamente, dopo la sua terza ed ultima sosta, Alonso supera rapidamente Sutil (che doveva ancora fermarsi per montare le mescole SuperSoft) e si lancia all’inseguimento di Raikkonen che, lanciato su una strategia a due pit-stop, è in testa alla gara. Il finlandese dimostra, con la sua E21, di essere il migliore nella gestione delle gomme medie, e abbassa i tempi quel tanto che basta per tenere il Vicecampione sotto controllo, nonostante le coperture siano più vecchie. A pochi giri dalla fine Alonso inizia a gestire il vantaggio sul terzo classificato Vettel, non senza un momento di tensione durante il doppiaggio sulla Caterham di Charles Pic: i due si fraintendono e lo spagnolo, arrivando un po’ lungo, si ritrova a dover controllare la propria F138 al limite per evitare la collisione.
Il Vicecampione del Mondo sul podio riceve l’applauso dei tifosi dell’Albert Park, ed appare sorridente: “Questo GP è stato fantastico per noi, mi sono divertito per tutta la corsa. Alla fine non abbiamo vinto, ma Kimi è stato fantastico e dobbiamo fare i complimenti alla Lotus” commenta. “La partenza è stata piuttosto tesa, Felipe e le Mercedes erano aggressivi e chiaramente nessuno vuole prendere troppi rischi alla prima gara. Poi ho avuto un po’ di traffico, prima con Felipe e poi con Sutil”. La strategia a tre soste è stata quindi necessaria per poter spingere di più, ma in ogni caso sarebbe stato difficile, secondo Alonso, fare come la Lotus: “Abbiamo scelto di fare una gara all’attacco e per farlo non potevamo limitarci a due soste. Le strategie le scegli prima della gara e poi le aggiusti sul momento, è difficile dire ora cosa avremmo potuto fare con due sole soste, ma con il nostro degrado penso che abbiamo fatto la scelta giusta“. Per la prima volta dopo molto tempo, comunque, Alonso sembra soddisfatto della propria vettura: “Sono felice del nostro inizio di stagione, l’errore era dietro l’angolo ma siamo riusciti a fare tutto bene. Siamo ottimisti, la macchina si comporta bene. La differenza con l’anno scorso è come quella tra il giorno e la notte: abbiamo chiuso il 2012 difendendoci da Force India e Sauber, oggi abbiamo lottato per la prima posizione. Ed essere davanti alla Red Bull ha quasi il sapore di una vittoria”.
Andrea Stella descrive così la gara dello spagnolo: “Era da un po’ che non iniziavamo la stagione così competitivi, soprattutto in gara. Dobbiamo fare i complimenti alla Lotus, perché per noi sarebbe stato difficile pensare di fare due soste, anche per il traffico incontrato durante la corsa. Dovevamo passare Vettel ed anticipare la sosta sembrava l’unico modo. Speravamo di riprenderli alla fine, ma non è successo. Comunque, ci siamo”.
Felipe Massa, dopo il secondo pit stop, fa registrare giri veloci che sfrutta per attaccare e superare Hamilton con una certa facilità, andando a conquistare la quarta posizione finale. Il suo weekend è stato ottimo, e il brasiliano sembra davvero un altro rispetto a quello visto a Melbourne un anno fa: fino al momento della seconda sosta, si era rivelato un osso durissimo per il suo compagno di squadra. Massa ha raccontato così la sua gara: “Ero molto contento durante la lotta per le prime posizioni, ma ho perso tempo durante la seconda sosta. Quella di Fernando sembrava troppo anticipata e allora siamo rimasti fuori. In realtà in quel momento abbiamo perso due posizioni”. Dalle parole di Massa, la strategia sembrerebbe essere stata dettata dalle scelte dei piloti, e non da una gerarchia imposta dall’alto: “Alla prima gara tra me e Fernando è lotta. Lui fermandosi prima è riuscito a sorpassarmi, ha fatto una scelta intelligente, ed infatti ha superato anche Vettel in quell’occasione”. Come il compagno di squadra, Felipe crede che quella dei tre pit stop fosse una scelta obbligata, ma ci sono gli elementi per guardare alla stagione con ottimismo: “Per la nostra macchina era impossibile fare due soste qui. Il nostro passo gara è eccellente, abbiamo lavorato bene durante l’inverno e la macchina è competitiva. La Red Bull è molto forte in qualifica, ma in gara sembrerebbe un po’ meno. Dobbiamo ancora lavorare sulla macchina, ma questa sicuramente è una buona base, un buon inizio”.
Parole riprese anche dal Team Principal Stefano Domenicali: “Mi fa piacere vedere entrambi i piloti a combattere lì davanti a combattere. Ora analizzeremo tutto, ma ci siamo. C’era ancora qualcuno davanti a noi, ma è un buon inizio”.
La Ferrari è stata, oggi, la squadra che ha dimostrato maggiore competitività con entrambi i piloti, e lascia Melbourne in testa alla Classifica Costruttori. Il Campionato sarà lunghissimo, ma il verdetto della gara australiana è che la F138 sembra poter dire la sua. E la Malesia è già dietro l’angolo.