Hembery: “Kimi ha dato lezioni sulla gestione delle gomme”
Il pilota della Lotus Kimi Raikkonen ha vinto il Gran premio d’Australia con una strategia a due pit-stop, lasciando sorpresi i top team, che hanno optato per una strategia a tre stop.
Gomme, ancora gomme. Sempre più decisive in questa Formula 1, possono essere l’arma in più per i team che hanno puntato ad avere una macchina con un degrado contenuto, a discapito della massima prestazione sul giro secco.
Ovviamente anche il talento del pilota aumenta le possibilità di “inventare” strategie alternative. Come ha fatto la Lotus, che ha potuto contare su un pilota straordinario in gestione gara, ovvero il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen. Il finlandese ha iniziato la gara con le P Zero Red supersoft e poi ha concluso due stint con gomme medie, andando a vincere il Gran Premio d’Australia con una strategia a due pit-stop. La scelta gli è valsa un vantaggio decisivo su tutti gli altri piloti: i top 6, infatti, hanno fatto una strategia a tre stop.
Il commento di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Abbiamo deliberatamente deciso di portare qui pneumatici supersoft con l’intento di vivacizzare la gara. Crediamo che sia stata una buona scelta e, proprio come ci aspettavamo, ha dato vita a una varietà di strategie a due o tre stop, e a una gara con sette leader diversi. Kimi Raikkonen e Lotus hanno capito le gomme alla perfezione, adottando una strategia a due stop. È stata una vera lezione di gestione degli pneumatici. Anche se spesso si sono scambiati le posizioni sul circuito, per tutta la seconda metà della gara Raikkonen e Lotus sono stati effettivamente in corsa con Alonso e Ferrari, che hanno invece adottato una strategia a tre soste. Vale anche la pena notare che Raikkonen ha fatto il giro più veloce della gara al 56° giro: il penultimo con gomme medie che avevano già corso 22 giri. Siamo molto soddisfatti delle prestazioni e della durata di entrambe le mescole, in particolar modo poiché sia la temperatura ambientale sia quella della pista erano molto basse, causando un po’ di graining. Le condizioni del prossimo fine settimana in Malesia però saranno molto diverse!”.
La strategia vincente si è rivelata quella a due soste. Kimi è passato dalle supersoft alle medie al giro 9 e al giro 34 (montando di nuovo le medie), concludendo la gara in prima posizione, con due pit-stop appunto. Alonso, invece, ha cambiato le supersoft al giro 9, montando le medie, per poi cambiarle al giro 20 e al giro 39, concludendo la gara in seconda posizione, con tre pit-stop. Interessante, invece, osservare le soste di Sebastian Vettel, che è passato dalle supersoft alle medie al giro 6, per poi cambiarle di nuovo al giro 21 e al giro 37, terminando la gara in terza posizione e, come Alonso, con tre pit-stop. Rimane da chiedersi se la strategia adottata dai top- team non sia stata fin troppo restrittiva o proprio obbligata, considerando anche le dichiarazioni di Massa che, a fine corsa, ha ammesso: “Per noi 2 soste sarebbero state impossibili”.