Fia: Ferrari godrà di diritto di veto su norme
La Federazione Internazionale dell’Auto ha investito ufficialmente la Ferrari del ruolo di team-guida della F1. E adesso Maranello avrà sempre l’ultima parola sui regolamenti.
“Norme sgradite? No grazie”. E’ quello che potrà rispondere la Ferrari quando saranno messe al vaglio future novità regolamentari.
Una notizia passata un po’ sottotraccia, ma di fondamentale importanza per lo scacchiere geopolitico della F1.
La Ferrari – dopo sette tribolati anni prima a causa dei “capricci” di Max Mosley e in seguito dell’arenato progetto Fota, si riappropria del ruolo di team-guida della F1.
In un documento dell’ultimo Consiglio Mondiale Fia tenutosi a Ginevra, firmato dal presidente Jean Todt e dal presidente Fom Bernie Ecclestone, alla Rossa è stato riconosciuto lo status di team fondatore, sempre presente in tutte le edizioni del campionato del mondo.
La Federazione Internazionale dell’Auto ha riconosciuto, dunque, in esclusiva alla Ferrari un diritto di veto che potrà essere esercitato per bloccare nuove norme regolamentari che risultino sgradite.
Va detto, a onor di cronaca, che la gestione Domenicali è stata improntata su canoni di diplomazia e di buoni rapporti con le altre squadre.
Non a caso negli ultimi anni la Ferrari ha accettato, dandosi un pizzico sulla pancia, norme quali quelle sul divieto di test privati, sui motori e su estrattori e scarichi vari, spesso penalizzanti per lei.
Anche per questo senso di responsabilità e per l‘autorictas guadagnata sul campo in decenni di gare, adesso Maranello potrà tornare a dire la sua sulle norme tecniche, essendo stato investita dalla Fia del ruolo di “squadra maestra” dell’intero Circus. Una vittoria, questa, forse più importante di quelle che arrivano dopo sessanta giri di pista.