Bottas: “Fortunato ad arrivare in Formula 1 grazie al talento”
Il giovane rookie finlandese si ritiene fortunato ed emozionato a debuttare in Formula 1 come primo pilota, principalmente grazie al suo talento.
Anni fa, sembrava la norma veder debuttare giovani piloti in Formula 1, soprattutto grazie al talento e non ai soldi. Oggi, la normalità per i giovani piloti, è quella di avere il maggior numero di sponsor per riuscire ad assicurarsi un prestigioso sedile nel circus della Formula 1. L’eccezione a quella che ormai sembra una regola prende il nome di Valtteri Bottas. Il 24enne finlandese si è assicurato il posto di prima guida per uno storico team come la Williams e sostituirà Bruno Senna, che garantiva alle casse della scuderia una somma vicina ai 14 milioni di dollari. Ma il finlandese ci tiene a precisare di non essere un pilota speciale.
“E’ difficile dire se si è speciali o normali, ma credo che tutti i piloti in griglia siano davvero forti e si meritino di essere in Formula 1. E’ davvero bello vedere che la Williams mi ha dato un posto come pilota, ma soprattutto sono contento che vedano del potenziale in me. Mi hanno dato fiducia in questi tre anni come test driver e finalmente mi hanno dato un posto come pilota titolare, quindi adesso è il momento di far vedere il mio valore in pista e di ripagare la loro scelta.” Bottas, che ha vinto il campionato GP3 2011 con la scuderia Lotus ART, ha ammesso che il problema sponsor ha negato la possibilità del debutto in Formula 1 a molti giovani talenti.
“Purtroppo molti giovani piloti non hanno la possibilità di debuttare in Formula 1 per carenza di sponsor, che altri hanno. Inoltre penso che per raggiungere il prestigioso traguardo di assicurarsi un sedile da prima guida, bisogna essere al posto giusto nel momento giusto. Finalmente sono arrivato al debutto, ma per raggiungere questo obiettivo ho lavorato tanto, tantissimo. E adesso è il tempo di agire.”
Parole interessanti e un pizzico polemiche quelle del finlandese, che ricordano da vicino molte situazioni simili, per esempio, a quella del nostro connazionale e campione del mondo GP2 2012, Davide Valsecchi, che non riesce a trovare posto come guida titolare in una scuderia di Formula 1. Dopo i purissimi talenti di Hulkenberg, Perez e Maldonado, si affaccia in Formula 1 un nuovo giovane, promettente pilota. La pressione per lui è sicuramente tanta e la curiosità per il suo debutto è alta. Ma le parola, adesso, passa alla pista.