Adrian Sutil: “Adesso voglio vincere, sogno il mondiale”
Il suo miglior risultato in carriera è un quarto posto al Gp di Italia del 2009, ma il “pianista” coltiva grandi ambizioni: “Stanco di correre per presenza, adesso ho capito cosa voglio in futuro: diventare campione del mondo”.
Secondo il più classico Nietzschiano “Cio che non mi uccide, mi fortifica”, così Adrian Sutil alla vigilia della stagione 2013 ha affermato che le disavventure legali che l’hanno travolto e l’anno sabbatico (forzato) l’hanno reso un pilota più determinato:
“Tutto accade per una ragione, e anche la cosa più negativa può avere un risvolto positivo. Bisogna imparare da queste esperienze in modo da uscirne più forti di prima”.
Sutil ha ammesso di aver pensato molto alla sua carriera, a quanto realizzato negli anni e di essere tornato con un preciso obiettivo in mente:
“Non mi basta più soltanto correre, guardavo le gare in tv e ho capito che voglio qualcos’altro. Io voglio vincere, un giorno voglio essere campione del mondo”.
Un fine leggermente utopistico, considerando che Adrian è stato “ripescato” dalla sua squadra di sempre, che è pur sempre la discreta Force India da zona punti, non certo una Red Bull o una McLaren. Ma anche sotto questo aspetto, secondo il pilota tedesco è l’approccio mentale che deve essere diverso:
“Non corro in F1 tanto per…a quel punto me ne stavo a casa! La monoposto conta molto ma è fondamentale soprattutto avere il giusto approccio mentale. Io sono qui perchè voglio giocarmela con i migliori al mondo e batterli, e se qualcuno corre in F1 senza voler vincere allora non si trova nel posto giusto per lui”.