Fry: “Incognita gomme a Melbourne, porteremo sviluppi”
Il tecnico inglese promuove la F138: “Dati positivi e siamo pronti a uno sviluppo costante durante tutto l’anno”. La chiave, poi, sarà rappresentata dall’utilizzo delle Pirelli: “Dai 10°C nel mattino di Barça ai 32°C di Melbourne, ne vedremo delle belle…”.
Game over per i test invernali, ora si fa sul serio. Il prossimo motore di F1 si accenderà direttamente all’Albert Park di Melbourne, il caratteristico circuito semi-cittadino dove solitamente va in scena il primo atto del mondiale di F1.
A fare il punto della situazione in casa Ferrari è il direttore tecnico Pat Fry chiamato, insieme al capo progettista Nik Tombazis, a togliersi di dosso la scomodo etichetta di tecnico “perdente”, vista la non troppa competitività assoluta delle Ferrari degli ultimi anni.
Mentre però l’anno scorso la mancanza di grip della F2012 e i problemi di carico aerodinamico furono palesi a tutti sin dai primi test, quest’inverno Fernando Alonso e Felipe Massa hanno subito trovato una macchina, la F138, equilibrata e guidabile.
“La nuova Ferrari è di un altro pianeta, siamo 200 volte avanti rispetto allo scorso inverno. Magari non vinceremo subito ma la macchina è un’altra cosa”. Questo è il sunto del Massalonso pensiero dei test, un insieme di dichiarazioni se non proprio euforiche quantomeno confortanti.
Dal canto suo Pat Fry ha invece spiegato come la Ferrari ha affrontato questi test invernali e quanto conteranno durante l’anno gli aggiornamenti:
“In questi giorni ci siamo concentrati esclusivamente sul nostro programma di lavoro, ci sono alcune vetture veloci ma onestamente la nostra attenzione è stata rivolta alle logiche di lavoro legate allo sviluppo della F138, raccogliendo il maggior numero di dati sulle novità che abbiamo introdotto, soprattutto nell’ultimo test. Sviluppare è fondamentale; anche l’anno scorso, risolti i problemi iniziali con la galleria del vento, abbiamo portato ottimi pacchetti Evo in Spagna e Canada. Quest’anno porteremo già novità a Melbourne, poi avremo altri pezzi anche in Malesia e in Cina”.
La base di partenza è già però positiva, avendo sfruttato la Rossa la galleria del vento Toyota di Colonia, non “difettosa” nei parametri come quella di Maranello (che, ricordiamo, è in ristrutturazione): “La cosa positiva è che le simulazioni in galleria del vento, unitamente a quelle CFD (Computional Fluid Dynamics, ovvero le simulazioni aerodinamiche fatte al computer ndr) hanno dato i risultati che speravamo di vedere in pista. Non si può mai avere una correlazione al 100% ma questo è un segnale incoraggiante per gli sviluppi che vogliamo portare costantemente lungo tutta la stagione”.
Una Ferrari che quindi non dovrebbe avere un inizio scioccante come quello del 2012, ma il direttore tecnico lancia il suo avvertimento sulle probabili sorprese che potrebbero esserci nella terra dei canguri, perlopiù legate all’utilizzo di queste Pirelli, croce e delizia del circus:
“A Melbourne tutti i team, noi compresi, dovranno capire ancora molto degli pneumatici. Le prestazioni e il degrado delle gomme saranno determinanti al fine di stabilire il livello di competitività. L’Albert Park è un circuito semi cittadino, è utilizzato poche volte durante l’anno. In più sarà interessante vedere come si comporteranno gli pneumatici con delle temperature più calde rispetto a quelle dei test invernali. A Barcellona con le mattinate fredde abbiamo sofferto di forte graining, in Australia potrebbe essere tutto diverso, potrebbero esserci delle sorprese. Poi penso a quanto sarà fredda la trasferta di Spa…insomma c’è molto da imparare ancora sulle gomme in questo 2013”.