Test Jerez – giorno 2: la review tecnica
Continua incessante il lavoro dei team di F1 ad Jerez de la Frontera. Analizziamo le soluzioni più interessanti del secondo giorno di test.
E’ stato un secondo giorno di test particolarmente intenso quello appena trascorso, caratterizzato dal lavoro comparativo e dall’acquisizione di dati, soprattutto relativamente all’aerodinamica (RESOCONTO). Ha lavorato moltissimo la Ferrari, tra l’altro al centro di una polemica, unitamente alla Caterham, relativa agli scarichi. Il dettaglio incriminato sarebbe, infatti, un piccolo deflettore situato all’interno del canale di scarico, il quale ha chiaramente lo scopo di direzionare ulteriormente verso il basso i gas caldi, agevolando l’ormai noto “effetto Coanda”.
Da questa FOTO sembrerebbe, effettivamente, che all’interno del canale vi sia proprio il deflettore incriminato; in altre, invece, sembra che la Ferrari abbia soltanto collocato più in basso i terminali di scarico (FOTO). Sulla F138, quindi, si lavora per trovare la giusta “mira”, in modo da indirizzare i flussi nelle zone giuste (FOTO).
Dettaglio tecnico che va assolutamente evidenziato è il grande spazio ricavato sulla Rossa al di sotto del cambio (FOTO). Probabilmente, infatti, la Ferrari è uno dei team che ha lavorato maggiormente in questa direzione, liberando quanto più possibile il fondo piatto, sia nella zona delle pance che, appunto, al di sotto del cambio. Ultima annotazione riguarda lo sfogo d’aria aggiuntivo ai lati del cockpit, che sarà utilizzato soprattutto sui circuiti “bollenti” (FOTO). Anche la parte terminale del cofano, prima chiusa, è stata tagliata per creare uno sfogo d’aria calda soffiante verso il monkey seat.
Dicevamo della polemica sugli scarichi della Caterham: il piccolo team anglo-malese ha lavorato tanto sul progetto ed ha portato in pista una monoposto che, almeno dal punto di vista aerodinamico, non sembra affatto malvagia (FOTO). La CT-03 presenta delle pance ben fatte, molto scavate al di sotto delle bocche di ingresso dei radiatori ed estremamente pulita nella zona del retrotreno. E non manca il dettaglio che fa discutere: gli scarichi, appunto. Questi, all’interno del canale di sfogo, presentano un piccolo deflettore inclinato verso il basso che spinge i gas roventi verso il diffusore (FOTO). Tale utilizzo, però, è vietato dal regolamento sin dalla passata stagione e, con alta probabilità, verrà eliminato al più presto.
Un altro particolare che farà presto discutere, è i DDRS firmato Newey. Dalle immagini che circolano in rete, infatti, sembra piuttosto evidente che la Red Bull Rb9 abbia mantenuto i soffiaggi del profilo inferiore dell’ala posteriore, i quali, ora, sono ben tre (due laterali ed uno centrale – FOTO1 – FOTO2). Se, però, è pacifico da dove esca l’aria, è ancora un’incognita l’inlet, visto che il profilo del DRS non presenta più i due “tappi” per chiudere l’ingresso del sistema.
Ma c’è un ulteriore dettaglio “diabolico” che farà discutere: la flessibilità dell’ala anteriore. In questa FOTO è più che evidente la deformazione dell’ala verso i due lati, oltre che del famoso muso, la cui forma sembra ancor più dettata dalla flessibilità.
Ultima nota per il team austriaco, il grande lavoro fatto nella zona dello splitter, per liberare spazio al di sotto del cockpit e migliorare i flussi d’aria provenienti dall’avantreno (FOTO).
Sempre in tema splitter, merita un cenno quello della Lotus, il cui pilone di sostegno è di forma assolutamente inedita (FOTO). C’è anche un altro particolare degno di nota sulla E21: come per la Red Bull, anche sulla Lotus è comparso un deviatore a valle dei boomerang, sul fondo, costituito da un pezzo a parte fissato su quest’ultimo (FOTO). La stessa immagine ci consente di apprezzare anche i deviatori fissati alle gomme posteriori, a margine del fondo, di ispirazione W03, volti a creare una sorta di minigonne in una zona di alta criticità.
Possiamo apprezzare lo stesso particolare, ma con una forma ancora più estrema, sulla Toro Rosso Str8 (FOTO). Il pezzo della vettura faentina è verticalmente più pronunciato e, con l’aumentare/diminuire dell’altezza del telaio, crea un vero e proprio tubo di Venturi. Ben visibile in foto, anche la parte centrale del diffusore è molto particolare, così come la parte esterna laterale, che presenta una svergolatura a “tutta larghezza”, senza pinna orizzontale (FOTO).
Anche oggi chiudiamo con la Sauber C32. La monoposto svizzera è davvero ricca di dettagli interessanti, alcuni addirittura unici, come la sospensione anteriore, il cui braccetto superiore/anteriore integra braccetto e leva di sterzo, con chiari vantaggi aerodinamici (FOTO). Inedita anche la piccola pinna situata in basso ai boomerang, in prossimità delle pance (FOTO).
Relativamente al fondo piatto ed al diffusore, il primo presenta ancora il classico slot davanti alle gomme posteriori, con in aggiunta uno di dimensioni più piccole (FOTO); il diffusore, invece, è di ispirazione Toro Rosso, con ben 10 pinne verticali poste al di sotto dello stesso (FOTO). Infine, confermiamo quanto già rilevato da qualche appassionato super attento: anche sulla C32 l’ala posteriore è fissata dal lato superiore del supporto, lasciando lo stesso completamente libero dalla parte inferiore, come per la Red Bull Rb9.